Pelle da guardare, accarezzare, ammirare. Per evitare problemi e ancor più per cogliere quelli che sono i segreti di un'abbronzatura perfetta, Affaritaliani.it ha chiesto ad una specialista in medicina estetica di stilare una guida a un'estate a prova di errori
Baciati dal sole, ma non bruciati. Pelle da guardare, accarezzare, ammirare: per approcciarsi all'estate in arrivo è bene seguire alcune semplici regole non tanto per un'abbronzatura divina, ma quanto per evitare di presentarsi agli amici oppure al lavoro macchie di leopardo o strati di pelle bruciata. Inestetismi a parte, una pelle sana e protetta consentirà una abbronzatura più duratura e ancor di più una garanzia contro quelli che sono tutti i pericoli derivanti dalla trascuratezza e che possono riaffacciarsi anche a distanza di anni. Per evitare problemi e ancor più per cogliere quelli che sono i segreti di un'abbronzatura perfetta Affaritaliani.it ha chiesto alla dottoressa Valentina Langella, specialista in medicina estetica e del benessere, di stilare una decalogo per un'estate a prova di errori. “Fototipi e raggi Uv, sono queste le parole chiave per non aver problemi ad esporsi al sole, ricordandosi che circa il 95% dei raggi del sole attraversano anche il cielo nuvoloso” - spiega la dottoressa Langella - sono i raggi UVA i nostri nemici, hanno una lunghezza d’onda elevata e penetrano negli strati più profondi dell’epidermide. accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, alterando l’elastina e il collagene, cioè le strutture portanti della pelle, che garantiscono elasticità e compattezza dei tessuti. Inoltre, gli UVA contribuiscono alla produzione di radicali liberi, molecole responsabili dell’invecchiamento cutaneo e cellulare. Non bisogna dimenticare, infine, che anche una esposizione elevata agli UVA aumenta il rischio di tumori della pelle”. Ecco perchè è bene seguire alcune regole. "Esatto, sono i raggi UVB i responsabili principali dell’abbronzatura attivando il processo che porta alla formazione di melanina, il nostro naturale filtro solare. Tuttavia i raggi UVB sono anche i più potenti e una prolungata esposizione può provocare eritemi, scottature, rossori, talvolta persino ustioni. Inoltre gli UVB sono dannosi anche per gli occhi". Identificati i nostri nemici, come ci proteggiamo? "Innanzitutto è bene identificare il nostro fototipo, ovvero come il nostro organismo risponde all'azione dei raggi solari. Quelli più a rischio scottatura sono le persone con carnagione chiara, con capelli rossi o biondi (fototipo I e II), per loro l'abbronzatura resta quasi sempre un miraggio mentre l'uso delle protezioni più alte sono obbligatorie. Più la carnagione è scura meno problemi si incontrano nell'esposizione al sole, pelli olivastre e scure (fototipo IV e V) si abbronzano senza problemi. É bene concentrarsi sulla classe intermedia per poter dare delle regole generali da seguire".
Guarda il decalogo punto per punto
PREPARARE LA PELLE.
Almeno uno o due mesi prima dell’esposizione al sole sarebbe utile assumere integratori a base di betacarotene (precursore della vitamina A, responsabile della melanogenesi), polifenoli (resveratrolo, antiossidanti fondamentali nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo), Vitamina C (che ha un’azione protettiva sui vasi sanguigni e sul collagene della pelle). Per preparare la pelle al sole e rendere l’abbronzatura più duratura, è consigliabile inoltre uno scrub o un gommage che serve ad eliminare le cellule morte e rendere la pelle più “ricettiva” ai benefici dei raggi solari. Va detto però che una volta “liberata” dallo strato corneo superficiale in eccesso la pelle è anche più vulnerabile e necessita di una protezione efficace: proprio per la rimozione di tale strato protettivo lo scrub và effettuato circa un mese prima Non si può prescindere dal curare l'alimentazione: frutta e verdura di colore giallo-arancio, frutti rossi, preziosi antiossidanti e curativi, frutta secca ed olio d’oliva, riserve fondamentali di vitamina B ed E. Inoltre, bisognerebbe bere almeno due litri di acqua al giorno, per mantenere la pelle elastica e ben idratata.
ATTENZIONE AI FARMACI.
Le reazioni di fotosensibilizzazione possono essere indotte da farmaci, assunti per via orale o applicati topicamente, e da svariate sostanze chimiche contenute in prodotti che vengono a contatto con la pelle come ingredienti di profumi, deodoranti, lozioni dopobarba come lavanda, lime, olio di bergamotto, olio di limone, legno di sandalo, legno di cedro. E' bene quindi non esporsi al sole se si fa contemporanea assunzione di farmaci come: antistaminici, alcuni tipi di antibiotici, contraccettivi orali, retinoidi; oppure mentre si fa uso di creme antirughe contenenti retinolo o AHA che possono portare al rischio di irritazioni cutanee, eritemi, scottature.
PROTEZIONE SOLARE.
Le creme che contengono filtri solari vanno applicate almeno 30 minuti prima di esporsi al sole e non appena arrivati in spiaggia. La quantità ideale per un corpo intero è 36 grammi, un cucchiaio da the. Nei primi giorni di esposizione, in base al fototipo, passando da una protezione più alta (SPF50 -30) ad una più bassa, arrivando gradualmente ad un fattore SPF consono alla reattività della pelle. Particolare attenzione alla data di scadenza. Un solare subisce inoltre molti fattori esterni avversi durante il periodo di utilizzo (sole, sbalzi temperatura, acqua, sabbia etc.) che fanno si che il prodotto non solo modifichi le sue proprietà organolettiche ma peggio non contenga più l’SFP iniziale indicato. Quindi meglio acquistare solari nuovi ogni estate.
CREMA E SPRAY SONO DIVERSI.
Per permettere l'attivazione degli schermi applicare la crema solare e ripetere l'applicazione frequentemente e ogni qualvolta ci si bagna, anche se si usa un prodotto resistente all'acqua. Ricorda che applicazione in crema e in spray sono completamente diverse: lo spray andrebbe applicato due volte in più poiché i filtri contenuti sono differenti e vanno valutate le parti volatili.
DALLE 11 ALLE 15 NIENTE SOLE.
Per evitare scottature, invecchiamento della pelle, ed eritemi solari è bene non esporsi nelle ore centrali della giornata, quando cioè il sole colpisce la Terra verticalmente. In questo lasso di tempo i raggi solari danneggiano il collagene, la sostanza responsabile dell'idratazione cutanea, e l'elastina, che permette alla pelle di mantenere una buona tonicità.
NUVOLOSO NON VUOL DIRE ZERO RISCHI.
Vento e nuvole riducono la percezione del calore ma non le radiazioni. Ricorda: i raggi solari attraversano le barriere e riflettono su acqua, sassi, sabbia, neve.
USARE GLI OCCHIALI DA SOLE, SEMPRE NIENTE FRETTA.
La pelle deve abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. All'inizio l'esposizione deve essere perciò molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi.
IDRATAZIONE.
Applicare sempre doposole specifico. Per pelli mature: sostituzione della crema antiage con siero a base di acido ialuronico; light moisturising per pelli seborroiche; acqua termale per pelli couperosiche nelle giornate molto calde da utilizzare più volte al giorno.
VISO E MANI.
Soprattutto in soggetti che presentano già macchie cutanee viso e mani andrebbero protette tutto l’anno con creme con fattore protettivo
50. ACNE.
Il sole secca la pelle e la ispessisce ma non cura l’acne. Nasconde otticamente le imperfezioni ma può provocare l’insorgere di comedoni e infiammare la cute.
CAPELLI.
Come la pelle è bene proteggere anche i capelli che risentono della disidratazione provocata dal sole, pertanto è bene schermarli. Lo schiarimento è una reazione di difesa.