uest'oggi c'è una bella novità, cari lettori e lettrici che passate di qua a curiosare o a leggere i miei aggiornamenti; c'è che avete a disposizione niente meno che il LIBRO DEI LIBRI della cucina italiana, il famigerato Pellegrino Artusi e il suo
La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene
gentilmente offerto, da Blog di cucina 2.0. con il quale collaboro da qualche tempo come autrice.
Cliccando sul link Pellegrino Artusi si accede ad un format da compilare che permette a chiunque di ricevere in pochi minuti il pdf dell'opera, pronto per essere stampato o consultato a video.
Una bella iniziativa quella di Blog di cucina 2.0 che permette a tutti gli appassionati di cucina di arricchire la propria biblioteca di casa con quello che è il caposaldo della cucina italiana.
Pensando a Pellegrino Artusi mi viene naturale fare un parallelo con i nostri tempi perchè mi sembra che, grandezza e fama mondiale a parte, siano tante le cose in comune con i foodblogger dei tempi d'oggi. Stiamo parlando di un grande gastronomo, che ha dedicato la vita agli studi di letteratura e alla cucina ma soprattutto alla realizzazione del sogno di veder pubblicata la sua opera intitolata appunto "la scienza in cucina e l'arte di mangiare bene". Un libro di cucina che è passato alla storia non tanto per le ricette strabilianti in esso contenuto quanto per la semplicità dei piatti che lo stesso Artusi aveva raccolto "per solo mio uso e consumo".
Una raccolta di ricette della tradizione italiana, "provati e riprovati più volte questi piatti da me medesimo" capace di soddisfare la cuoca di casa in qualsiasi situazione, di festa o di quotidianità, raccontate con estrema semplicità e simpatici aneddoti.
Quasi un diario, dunque, questo manuale Artusi, proprio come i nostri blog che altro non sono che dei bei diari, simpatici e ricchi di ricette perfette per ogni occasione ma adatte anche al quotidiano e con una fortuna in più rispetto ad un tempo ovvero quello della popolarità, più facilmente raggiungibile da tutti grazie al web.
Bhè che dire allora, Pellegrino, oggi saresti stato uno dei nostri!