Pellicole Maledette (parte 1°)

Creato il 25 maggio 2013 da Jasper @MarcoFocaccia

Questa mattina, stavo parlando con alcuni colleghi di film ed è venuta fuori una discussione molto interessante sulle pellicole cosiddette maledette. Siccome mi sono accorto che molti non conosco certe storie o le conoscono male, ne approfitto per fare un nuovo articolo.

Intanto vediamo perché si chiamano pellicole maledette:
Praticamente sono tutti quei film famosi o meno che durante o le riprese o l’uscita del film si sono attirate su loro o il cast delle tragedie, fatalità strane che hanno reso spesso celebri quelle pellicole. Spesso è più celebre una pellicola maledetta per la sua storia che per il film in se.
Nel 1895 il cinema fece il suo esordio con i fratelli Lumiere. Alla proiezione de L'arrivèe d'un train en gare de La Ciotat gli spettatori, spaventati dal filmato fin troppo realistico, scapparono urlando per il timore di essere investiti.
Non fu proprio un bel esordio per la nuova arte che stava per nascere. Diciamo che ha avuto la sua prima stella, anche se negativa.
Molti film sono stati associati a lutti o incendi per colpa della pellicola composta d celluloide che è altamente infiammabile soprattutto sottoposta a fonti di calore, come era la lampadina di proiezione. Ma non è di questo che mi voglio occupare oggi.
Ma vediamo di procedere in ordine:
Nosferatu
Il primo film per eccellenza è senza alcun dubbio Nosferatu, proiettato per la prima volta il 5 marzo 1922 e diretto da Friedrich Wilhelm Murnau. La sceneggiatura, presa liberamente dal Dracula di Bram Stoker, subì molti cambiamenti durante la stesura perché Murnau non era intenzionato a pagare alcun diritto d'autore.

Purtroppo per lui gli eredi di Stoker gli fecero causa, e fu condannato a distruggere tutte le copie della pellicola. Riuscì a salvarne una soltanto, permettendogli di sopravvivere. (per nostra fortuna, perché è davvero un capolavoro del cinema)
Il mistero di questo film non è tanto dovuto a incidenti ma al suo protagonista: Max Schreck.
Egli apparve quasi dal nulla e dopo la fine del film torno nel nulla, come se non fosse mai esistito. La sua figura così inquietante, così particolare, è destinata a restare impressa in eterno non solo sulla pellicola, ma anche nell’immaginario di tutti coloro che hanno visto o che vedranno quel film.
Il nome stesso, Max Schreck, che tradotto suona pressappoco come "Massimo Terrore", è possibile che fosse un nome d'arte imposto dallo stesso Murnau.

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