Pennucce con seppioline e pere selvatiche, in zimino di borragini e maggiorana.

Da Melagranata

Perle.

Il gran giorno è arrivato. Stasera festeggiamo la Perla e il suo amore, ci uniamo alla  gioia e all’ emozione per l’inizio della loro vita insieme! E’ un grande traguardo e sono fiera della mia bambina, che sa essere fragile e determinata, sempre generosa e un po’ folle.
In quanto a follia, temo che la fanciulla abbia preso dalla sua mamma: stasera siamo in 65, qui a casa. E indovinate chi ha preparato la cena? Esatto, bravi vi vedo preparati!!
Forse, in effetti, è meglio che io scappi. Vi lascio, però, questa ricettina veloce e tanto buona.
L’altro giorno, al Mercato , sempre quello, certo, al banco dove ho comprato le piccole mele selvatiche di cui vi ho parlato, ho trovato queste minuscole pere, selvatiche pure loro, che hanno un sapore e un profumo incredibili! La signora al banco non me ne ha saputo dire il nome. Pare sia un’antichissima specie ligure, ora recuperata dal solito giovane di cui vi parlavo ieri. Hanno un sapore delicato, appena accennato, di limone e immediatamente mi è venuta la curiosità di provarle abbinate al pesce.
Matrimonio spettacolare, con queste altrettanto minuscole seppie, piccole perle bianche e tenerissime.

Pennucce con seppioline e pere selvatiche, in zimino di borragini e maggiorana.

300g di pennucce Benedetto Cavalieri
450g di seppioline
2 mazzi di boraggine
1 ciuffo di maggiorana
1 cestino di pere selvatiche
olio evo

Far cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Pulire le seppioline e conservare le vescichette del nero (sono talmente piccoline che ci vuole estrema attenzione)
Pulire la boraggine, eliminare i gambi duri e scottarla per 3 secondi in acqua bollente salata. Tritarla a coltello, insieme ad una manciata di foglioline di maggiorana.
Scaldare l’olio in una larga padella, rosolare appena lo spicchio d’aglio ed eliminarlo. Unire le perine e le seppioline, mescolare ed aggiungere il trito grossolano di boraggine e maggiorana.
Scolare la pasta al dente, riversarla in padella, mescolare e servire nei piatti individuali, dopo averli sporcati con una pennellata di nero di seppia sciolto in pochissima acqua calda, e guarnendo con un ciuffetto di maggiorana fresca.


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