Mentre su Rai 4 ogni lunedì và in onda il doppio appuntamento con Penny Dreadful Season 1, finalmente siamo riusciti a terminare la seconda stagione, ponendoci nella posizione di poter finalmente dare un giudizio oculato di questi ultimi 10 episodi della serie ideata da John Logan. I tempi necessari a divorare la seconda stagione di Penny Dreadful hanno subito una notevole dilatazione a causa del pesante livello di noia che ci ha colpiti tra la quinta e la sesta puntata. A mente fredda non riusciamo a capire perchè ci è balenata in testa l’idea di abbandonare la serie data l’elevata qualità del prodotto, eppure i mesi che ci siamo dovuti prendere per riprenderci da un cronico scoglionamento hanno inciso sulle tempistiche e su questa recensione finale. Ma come diceva il saggio: meglio tardi che mai.
Penny Dreadful nella seconda stagione mette sul piatto tutta una nuovissima serie di personaggi femminili con la macabra inclinazione per la stegoneria, quella più cupa e sadica, quella che fa capo a Lucifero in persona. Non vediamo mai il principe delle tenebre apparire nello schermo, ma sappiamo che agisce per conto di una potente congrega di streghe che ha un obiettivo primario: portare Vanessa Ives (Eva Green) a concedersi a Lucifero spontaneamente. Perchè? Facciamo un recap giusto per capire.
Prima stagione
Vanessa ha il dono di riuscire a connettersi col regno occulto. E’ una medium fortemente legata a Mina Murrey, dolce fanciulla che è stata rapita da un’oscura Creatura (Dracula) con l’intento di attirare Vanessa a se. Il padre di Mina, Sir Malcom Murrey (Timothy Dalton), è conscio dell’entità soprannaturale del proprio nemico e, prima di lanciarsi alla ricerca della figlia, assembla una squadra di persone altamente “dotate”. Il dott. Victor Frankestain (per curare il morbo dell vampirismo), Nathan Chandler (per la sua abilità nel combattere), Vanessa Ives (per il suo dono di percepire lo spirito della figlia e poterla individuare) e Dorian Grey (il celebre immortale dandy dal passato oscuro). Sul finire della serie Sir Malcom uccide Mina, oramai trasformatasi in vampiro, e ritorna alla propria vita di sempre con un peso nel cuore. Ma perchè Dracula cercava di ricongiungersi con Vanessa?
Seconda stagione
La seconda stagione riesce a riprendere le fila della narrazione e connettersi con questo interrogativo per espanderlo e contenstualizzarlo in un piano del male più ampio. Quando infatti vi fu la battaglia contro Dio nei cieli, a perdere il conflitto fuorono due entità (non una): l’essere vampiro noto come Dracula e Lucifero, l’angelo caduto. Il primo venne scagliato sulla terra con il compito di corrompere l’uomo nella carne, il secondo negli inferi con l’onere di corrompere l’anima dei mortali. I due fratelli però avevano un piano per sovvertire il giudizio di Dio: unirsi con Amuneth, una potente divinità egizia reincarnatasi nel corpo di Vanessa. Ecco allora che Dracula cerca di portarla a sè nella prima stagione, mentre la seconda vede come nemico indiscusso Lucifero stesso. Questo intricato piano giunge a conoscenza dei protagonisti attraverso un rebus fatto di antichi amuleti da decifrare, la cui risoluzione introduce nella storia un elemento importante: il Lupus Dei (il lupo di Dio), dando peso alla figura del signor Chandler (il cui vero nome è Lawrence Talbot), il quale rivelerà la sua natura di licantropo e il ruolo di difensore di Dio nella storia. Il tema demoniaco è occasione ghiotta per imbastire una storia di streghe inferocite, concubine del diavolo che tramano nell’ombra cercando di compiere il disegno del proprio padrone. Scopriremo nella seconda stagione che anche Vanessa è una strega, ma diversamente dalle altre sorelle della congrega esercita un potere benigno, non senza qualche defezione.
Le pecche
In questa stagione di Penny Dreadful il ritmo della storia si fiacca terribilmente per colpa di una eccessiva espensione delle storie riguardanti Frankestein e Dorian Grey. La creatura del celebre dottore diviene in questa stagione triste, poetica e fin troppo petulante; il vittimismo che l’accompagna esaspera a tal punto da renderla antipatica e ogni volta che compare sullo schermo il desiderio è di schiacciare Forward sul telecomando. Inutile anche il tentativo maldestro di chiedere a Victor di creargli una compagna da amare, poichè anche la storia di Brona (amante morta di tisi di Chandler nella prima stagione) diventa nel tempo insostenibilmente lenta e noiosa. Solo sul finale il mutare del personaggio in feroce assassina cambierà le carte in tavola. Dorian Grey si mostra invece un personaggio assolutamente inutile, con una storia d’amore e sesso non convenzionale, ma certamente insensata. Corteggiato un giovane trans, se ne invaghisce per mezza stagione esponendo la sua relazione al giudizio dei borghesi, giocando e creando scandalo. Una storia che naufraga senza troppi preamboli nel momento in cui il giovane scopre il prezioso quadro magico di Dorian (e che lo rende immortale). La noia dei vuoti discorsi tre i due e l’assente legame con la storia principale, francamente disorienta e ci fa chiedere sempre e comunque il perchè di ogni scena, poichè non si capisce dove vogliano tirare a parare gli sceneggiatori. Avendo visto tutta la serie, la risposta è che non c’è nessun scioccante twist finale.
Conclusioni
Penny Dreadful è, nonostante tutto, una serie tv di ottima qualità. Mantiene intatto il suo fascino e si regge sul talento indiscusso di Eva Green, capacissima di recitare il Verbis Diavolis (la lingua del diavolo) con una disinvoltura disarmante. I suoi stati di trance rivelano tutta la sua potenza di attrice e l’erotismo che emana da ogni poro della pelle fa essenzialmente il resto. Penny Dreadful è stata confermata per una terza stagione, dove probabilmente assisteremo ad un approfondimento sia del Licantropo Talbot (estradato in America al temrine della stagione) e Dorian Grey, complice in un patto di sottomissione dell’essere umano ad opera di immortali (come lui).