Teleaddicted
per tutti gli amanti delle serie TV
Penny Dreadful
Penny Dreadful è una serie televisiva statunitense e britannica di genere horror, creata da John Logan e trasmessa dall’11 maggio 2014 sul canale via cavo Showtime. Prende il nome dalle omonime pubblicazioni del XIX secolo, i Penny Dreadful, e si ispira a La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore.
Titolo Originale: Penny Dreadful
Ideatore: John Logan
Genere: horror, drammatico, thriller
Stagioni: 1 stagione
Puntate per stagione: 8
Durata singola puntata: 60 minuti
Telefilm: In Corso
Paese: America, Regno unito
Rete americata: Showtime
Rete Italiana: Fox
Lingua Originale: Inglese
di Lochino
Parlare dell’ultimo prodotto di casa Showtime è davvero complicato. La serie si pone l’obbiettivo di entrare nella psiche dei mostri della letteratura vittoriana ed analizzare la loro alienazione nella società inglese.Il pilot mi ha sorpreso per il suo essere vorace per la volontà di distinguersi dagli altri telefilm che popolano il suo stesso genere; esperimento, però a mio avviso, riuscito a metà: potrei descriverlo come un cocktail di horror, letteratura, sesso e action, ma comunque non renderei l’idea, quindi ve lo presenterò come un vero e proprio esperimento metafisico, capace di unire ogni aspetto dell’action “spaghetti western” alla sublime estetica dei dandy ottocenteschi.
L’equilibrio è il fascino di Penny Dreadful, il saper coniugare il tetro al sublime, il male al bene, il rude al fine sarcasmo, il tutto senza dover effettuare cuciture visibili allo spettatore. Quest’equilibrio è dovuto alla grandiosa sceneggiatura di John Logan, che riesce a catturare la letteratura vittoriana e movimentarla, rendendola viva nei dialoghi tra sir Malcolm e il Dottor Frankenstein; lo stesso si può dire della regia di J.A Bayona, che riesce a far coesistere suspense e momenti di intensa riflessione drammaturgica. Ma tutto ciò non sarebbe stato realizzabile se non grazie ad un cast di prim’ordine: Thimoty Dalton si getta nel ruolo di sir Malcolm e si diverte nell’immedesimarsi nel ruolo; Eva Green, alias Vanessa Ives, si cimenta in una delle sue performance più riuscite, quasi non fosse una creatura di questo mondo; mentre Harry Treadaway si esalta, con la sua malsana psiche, nell’interpretazione del Frankenstein tra i più riusciti della storia del cinema. Queste splendide interpretazioni colmano anche la lacuna lasciata da un’interpretazione ancora anonima di Josh Hartnett, nei panni di Ethan Chandler. La ciliegina sulla torta, per quanto riguarda il cast, è Alex Price, che, senza muovere le labbra, ipnotizza per la sua interpretazione della creatura di Frankenstein. Il tempo della narrazione, tutt’altro che fluido, si allunga e si restringe permettendoci di seguire ogni cambio di velocità con estremo stupore, rendendoci voraci e poco avvezzi a staccarci dal monitor.
Ciò che di più banale si trova in Penny Dreadful è la trama, che vede un manipolo di eroi scontrarsi con le forze del male che popolano la Londra vittoriana. A capo del gruppo troviamo sir Malcolm, eccentrico milionario ed esploratore, la cui figlia è stata rapita da una creatura oscura; ad assisterlo nell’impresa di ritrovarla ci sono Vanessa Ives, Ethan Chandler ed il Dottor Frankenstein. Proprio la trama rende Penny Dreadful un prodotto ancora insondabile: nel pilot, infatti, non si intuisce quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri; inoltre, la caratterizzazione dei personaggi è per certi aspetti ancora incompleta.
Credo sia giusto seguire la serie per i tanti nomi di rilievo e per il risultato che si prefigge di raggiungere, nonché per la sublime regia. Ovviamente, si riuscirà a cogliere di più nelle prossime puntate quello che è il vero potenziale del telefilm, sperando che non sia solo un altro lungometraggio di vampiri e mostri trita e ritrita. Le premesse ci sono, il talento non manca, ai posteri l’ardua sentenza.
Curiosità:
Nel dicembre 2013, con il lancio di The Penny Dreadful Production Blog, Showtime ha presentato il suo primo blog di produzione per una serie.