Ed ecco, io riesco ancora a vederla. Posso immaginarmi un'altra vita.
Proprio ora Enrica sta scrollandosi di dosso l'ultimo indugio. Un'ultima occhiata dietro, allo spicchio di sole che si distende sulle facciate di via Romana, poi avanti, su per le scale.
A ritrovare i suoi coleotteri. A studiare il mondo dell'infinitamente piccolo che mormora la voce dell'universo.
Le miserie dell'uomo, l'infinitamente grande, sono rimaste fuori.
(da Paolo Ciampi, Un nome, Giuntina)