Eccolo! Siamo arrivati.
Uno sguardo dietro il rifugio: un mare di ghiaccio e seracchi.
Una piccola dose di nuvole si alzano verso le finestre del nostro giaciglio.
Il tramonto però non è male!
Ci prepariamo subito il nostro posto per riposare durante la notte. La fame non mancava ed allora subito a cenare. Mangiamo avidamente quanto proposto dal menù (le solite cose che si mangia nei rifugi) una bottiglia di vino, un paio di cordiali e subito a letto, la sveglia è subito vicinoe la salita è senz'altro dura. Buona notte e ciao ciao, ormai è il silenzio. Dura addormentarsi sulle tavole, però ci riuscii abbastanza velocemente. Quando mi svegliarono era l'ora dei preparativi per la partenza. Mi dissero che era freddo pertanto curare bene l'abbigliamento, brvissima piccola colazione e fuori. BRRRRR! fa veramente freddo. Calziamo i ramponi sotto un vento tagliente e gelido, ci mettiamo in cordata e sicuri partiamo. Camminiamo in silenzio per una mezzoretta quando: maledizione sta cominciando a nevicare! Porca vacca ancora una volta ci prende la sfiga. Il tempo si fa veramente brutto e non promette nulla di buono. Decidiamo ancora una volta di rientrare; non vogliamo rischiare nulla e la montagna li anche domani. Ci giriamo e cominciamo a scendere. Rientriamo al rifugio abbastanza incavolati per il tempo, ci rimettiamo in sesto e decidiamo di ridiscendere a valle. Mangiamo un boccone e partiamo subito. La nostra decisione ci conforta durante la discesa. Le cataratte del cielo sembrava si fossero aperte per farci un dispetto.
Un mare di neve, grandine e acqua ci accompagnarono fino al Gabiet. Qui persino la funivia voleva fermarsi. Fortunatamente tutto andò bene e riuscimmo ad arrivare a Stafal senza altri problemi, l'acqua ormai ci usciva anche dalle orecchie. Anche questa è andata male ma sono pronto e mi preparo per la prossima volta.