Lo scorso anno facevo parte del ristretto club dei "lettori forti" come lo chiamano gli amanti della statistica, ovvero di chi legge almeno 12 libri in un anno. Beh quest'anno, per svariati motivi, sono sempre un lettore forte in entrata (continuo a comprare libri come se ne leggessi uno al mese, anche di più forse), ma debolissimo in uscita, anzi quasi nullo (ne ho un sacco ammezzati che non riesco a finire sul comodino del letto).
Detto questo ho approfittato di una settimana di cassa integrazione per finire di leggere quei testi a cui tenevo di più tra cui il titolo che propongo oggi:
"Pensare con i piedi" di Osvaldo Soriano
In realtà si tratta di un libro che raccoglie a sua volta 3 raccolte di racconti, una raccolta dedicata a suo padre e alle sue avventure per garantire l'approvvigionamento idrico nelle dimenticate provincie della Patagonia (un autentico mito grazie alla sua penna), la dichiarazione di indipendenza dell'Argentina e la raccolta di racconti sul calcio di un tempo e su i suoi eroi, assolutamente incredibile è "il rigore più lungo del mondo" e "il figlio si Butch Cassady" mitico arbitro della patagonia del sud che arbitrava le partite con un revolver in tasca. In quest'ultimo racconto di parla del dimenticato mondiale di calcio del 1942 giocato per l'appunto in patagonia in cui ci furono 3 (ripeto 3 finalisti) Germania, Italia e i Mapuches (gli indigeni "senza terra" nativi del sud america), proprio quest'ultimi vinsero il dimenticato campionato del mondo durante la 2a guerra mondiale.
Solo questo racconto vale i 10,5 € del libro.