“pensare parole”: recensione di “la custode del miele e delle api” di Cristina Caboni

Creato il 23 settembre 2015 da Dan76

“PENSARE PAROLE”:

recensione libro per martedì 22 settembre 2015

“la custode del miele e delle api” di Cristina Caboni

“La custode del miele e delle api” è il nuovo romanzo di Cristina Caboni edito da Garzanti dopo il successo de “il sentiero dei profumi”. Un romanzo pieno di passione e di vita, intriso di quel senso di sopravvivenza e istinto. La storia narra di Angelica Senes che è una apicoltrice itinerante e che va in giro a creare alveari e miele; non ha mai messo radici, non si è mai legata a niente e a nessuno, pronta a fuggire da tutto per paura. Si sente a suo agio solo tra le api e il profumo intenso del miele che dona agli altri per farli stare bene: il miele di lavanda cura un’anima in tempesta e quello di acacia fa ritrovare il sorriso, tanto per citare due tipi di miele. I segreti del miele e le sue proprietà gliele ha insegnati Margherita, la donna che le ha fatto da mamma quando vivevano insieme in Sardegna. Quando è andata via dall’isola Angelica non è più stata la stessa, si è chiusa al mondo e non si è fermata da nessuna parte. Ma il destino le offre la possibilità di ritornare in Sardegna per via di una eredità; lì c’è una casa che l’aspetta, un compito da portare a termine, situazioni da superare, un segreto da svelare. Lì sull’isola c’è anche un uomo, Nicola, il solo che può aiutarla a superare le sue paure, a darle coraggio e farla accettare la sua vita e finalmente restare nella sua casa dove si sente libera. Il romanzo è da apprezzare per la fluidità della storia che avvolge il lettore e lo porta in contatto con un mondo pieno di fantasia e calore come è quello del miele e delle api. Si viene trasportati in una storia fatta di segreti, donne, api, alveari, lotte, coraggio, determinazione in cui Angelica coinvolge i suoi amici che incontra nei suoi viaggi di lavoro, uniti come le api in un alveare e indispensabili gli uni agli altri. Un romanzo abbastanza coinvolgente che si nutre dell’anima della sua autrice Cristina Caboni; il ritmo è un po’ lento ma è spiegabile con il racconto accurato che l’autrice fa per creare una storia che va assimilata piano e assaporata come il miele. Il finale è più energico e da quel tocco di risolutezza a tutto il romanzo. Molto carino è il “quaderno del miele” in fondo al libro. “La custode del miele e delle api” è un romanzo gradevole ma che inspiegabilmente resta, forse per troppa attesa, un po’ inesploso nell’evolversi della trama e con qualche sbavatura narrativa.

DANIELA MEROLA



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :