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Pensatela come volete ma, questa volta, D’Alema ha ragione in pieno. Il suo concetto, con parole mie, lo vado esprimendo da almeno due decenni.

Creato il 05 settembre 2012 da Slasch16

Pensatela come volete ma, questa volta, D’Alema ha ragione in pieno. Il suo concetto, con parole mie, lo vado esprimendo da almeno due decenni.D’Alema alla festa democratica di Reggio Emilia: «Non vengano a lamentarsi. L’altro giorno una signora mi ha detto ‘ci avete rovinato’, io ho detto ‘siete voi che ci avete rovinato’. Il Paese scelga, noi siamo una proposta di governo per il Paese: ce n’è un’altra? Parlo di una proposta di governo, non uno che chiede i voti perché bisogna punire ‘la casta’… Se gli italiani non daranno forza a un governo finiremo come la Grecia».
Ora: la casta, il porcellum, vent’anni di berlusconismo e prima ancora i democristiani ed i socialisti, le clientele, le ruberie, metteteci tutto quello che volete ma, per me, la colpa è sempre del popolo, della maggioranza degli italiani che hanno sempre votato per un sistema che faceva comodo anche a loro per evadere e per far trionfare l’arte di arrangiarsi e di fare i furbi.
Agli italiani imponete tutte le tasse che volete ma non imponete regole da rispettare, strade maestre sulle quali muoversi anche a costo di sacrifici, cercheranno sempre e comunque scorciatoie, furbate, deviazioni che prmettano loro, in qualche modo, di evitare l’etica, la dirittura morale, tanto ci sarà sempre modo di prendersela con il potere, la politica, dimenticando che sono loro ad averla votata e scelta.
Aveva ragione colui che ha detto: governare gli italiani non è impossibile, è inutile. Non è un elogio al duce è un elogio a Giolitti, perchè la frase l’ha detta Giolitti.
Il popolo che si lamenta della politica, che aspira ad affidarsi ad un santone, Grillo, per salvare l’Italia, è formato per larga parte dagli stessi che hanno votato democristiano e socialista prima e Berlusconi dopo.
L’altra parte è formata da giovani che hanno si degli ideali ma che hanno perso la bussola dell’ideologia ed il valore, immenso, della politica, del progetto e dell’obiettivo vero da combattere, il capitalismo parassita e sfruttatore.
Inoltre  non tengono presente che comunque l’uomo ha i suoi limiti e le sue debolezze, commette degli errori ed è facilmente corruttibile e se lo è la massa lo è per forza di cose anche la politica, i rappresentanti eletti dal popolo sono come il popolo, degni rappresentanti della massa.
La responsabilità della deriva democratica del nostro Paese è nostra, di chi ha votato sbagliato per decenni, di chi non ha votato lasciando spazio ai banditi di ogni colore, agli opportunisti, agli approffittatori di ogni risma.
Un popolo, mi riferisco alla maggioranza ovviamente, al quale non sono bastati 50 anni di Democrazia Cristiana, 2000 anni di ingerenza cattolica vaticana e di dominio intellettuale basato sull’ignoranza del popolino, ha voluto andare oltre, con Craxi.
Ma non ne ha avuto abbastanza ed ha voluto superarsi votando per quasi un ventennio un piduista corrotto e corruttore che grazie al suo strapotere mediatico ha allevato le nuove generazioni con la strategia della P2, farli sembrare tutti uguali per non distinguerli più uno dall’altro, il ladro dalla guardia, far sembrare la Politica una cosa schifosa e di conseguenza schifoso chiunque la pratichi.
Berlusconi non ci è stato imposto, nemmeno Buttiglione e Casini, nemmeno Bossi, La Russa, Gasparri, Gelmini, Brunetta e così via li avete votati voi. Ce li avete imposti.
E’ inutile adesso dare la colpa alla casta dopo che la casta l’avete votata e sostenuta con la benedizione vaticana, nemmeno le contraddizioni più evidenti, come il Family Day cattolico affidato a divorziati e puttanieri vi ha aperto gli occhi. Figuriamoci la mente, annebbiata da decenni di propaganda piduista ed autolesionista per il popolo.
La crisi? Sotto ad un certo aspetto anche la crisi è colpa nostra, abbiamo sposato in pieno la causo del capitalismo sfruttatore e parassita dedito solo al profitto e non alla ridistribuzione della ricchezza tra chi la produce con il proprio lavoro.
Adesso ne paghiamo tutti, anche chi si è sempre opposto, le conseguenze. Ma ancora una volta la nostra ignoranza, decenni di cultura dello scarica barile, fanno si che ogni volta come sempre, la colpa è degli altri, della casta chi noi stessi abbiamo eletto.
Da qui nasce la necessità di affidarsi all’uomo forte, giusto, che abbia più potere possibile per toglierci dalle nostre responsabilità che la democrazia ci impone: partecipazione e scelta in prima persona e ci siamo affidati una volta al duce, un’altra alle direttive vaticane, un’altra ancora a Craxi, Berlusconi e adesso ai santoni.
Siamo in pieno medio evo.
Siamo il Paese della mafia, della camorra, dell’evasione fiscale, dei privilegi e per decenni la maggioranza degli italiani ha votato i politici che hanno affiancato, rotetto, chi ci ha portato alla rovina.
Onestamente dobbiamo ammettere che dal 25 aprile del 1945 in poi non c’è stata nessuna marcia su Roma, eravamo liberi ma la libertà non l’abbiamo saputa utilizzare, attraverso il voto ci siamo ricostruiti intorno la gabbia, protettiva per alcuni e repressiva per la maggioranza, ci siamo risostruito il regime.
Questa volta senza camicie nere per riconoscerci, tanto non servono, al regime mediatico basta ed avanza occupare i nostri cervelli bacati dalla propaganda.
Un sano di mente non avrebbe mai votato Berlusconi e Bossi, rimesso in pista i fascisti come La Russa e Gasparri, eletto al parlamento le concubine del capo e le puttane, ma noi non siamo sani di mente.
I partiti non sono perfetti, come non lo sono i cittadini che scelgono un partito o l’altro, ma questo non ci deve ridurre alla tentazione del santone, dell’uomo della provvidenza, del metro svizzero dell’onestà e dell’etica, specialmente se la sua politica è disfattista, dittatoriale ed offende chiunque non la pensi come lui.
Tutto può essere ma non democrazia, al massimo demagogia. Non ho paura di niente, per uno che è scampato solo al fascismo, per ragioni anagrafiche, ma si è sorbito tutto il resto del peggio che il mondo economico e politico possa offrire niente può fare paura, nemmeno il nuovo salvatore della Patria.
Le mie paure sono altre, la malattia e l’ignoranza della massa autolesionista che poi va da D’Alema a dire: ci avete rovinato.
Ognuno si prenda le proprie responsabilità, D’Alema si prende le sue e noi prendiamoci le nostre.
E’ la maggioranza degli italiani che ha voluto tutto questo per decenni e decenni.  Adesso sparano nel mucchio senza nessuna distinzione solo ed esclusivamente per autoassolversi, cercare l’innocenza che non c’è annebbiati a tal punto dalla propaganda disfattista da non riuscire nemmeno a fare autocritica.
Siete voi che ci avete rovinato!
Dimenticando la cosa essenziale, fondamentale, siete voi che li avete eletti. Molto prima delle liste blindate.
Penso che la perfezione non esista e quindi non pendo che il Pd, Sel, Idv o quant’altro siano la panacea di tutti i mali, penso che sia il caso di votare il meno peggio o fare la rivoluzione tenedo presente che, dopo, tutto riprenderà come prima.
Ma non affidiamoci ai profeti, ai santoni. Non sempre chi grida di più o chi offende in modo più feroce ha ragione, al massimo è un delirio da onnipotenza che voi gli alimentate con tutta questa attenzione.
E’ solo il mio punto di vista, tanto farete come sempre quello che vorrete.
Ma non lamentatevi dopo che gli associati  ci avranno fatto conoscere la loro politica.
Non bisogna blandire l’elettore o fargli promesse, va responsabilizzato. E’ sua la responsabilità.



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