camminando negli ultimi tre mesi degli ultimi tre anni con l'angoscia che solo chi ha lavorato tre anni sapendo di arrivare a questi ultimi tre mesi, può capire. pensieri costretti alla flessibilità. vite a distanza, futuri improbabili e presenti impossibili. stanchezza e prove di pazienza. dipingendoci personalità flessibili ci armiamo della voglia di averlo un futuro, ovunque ci diano la possibilità di immaginarne uno. la voglia di stabilità è amaramente incompatibile con l'intolleranza alla normalità. ironicamente trovarsi a desiderare quello che si sa con certezza che non si saprebbe mantenere. pensieri a tempo determinato.
e già non sono più d'accordo con me.
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