Pensieri ad cazzum – Dicembre [e così finì]

Creato il 27 dicembre 2014 da Infoturismiamoci @Infoturismiamo

#1 Sfocato: “immagine non nitida, dai contorni indecisi e confusi, perché ripresa senza avere messo esattamente a fuoco l’obiettivo.” Foto giusta, significato calzante. Sono un essere sfocato.

#2 Io, il divano, la tisana della felicità di BlaBlaCar, una banana bio, un piumone e 3 plaid, l’amata borsa d’acqua calda elettrica dei cinesi al limite dell’ustione (nonché della legalità) e  l’albero di Natale con le lucine più flescianti del mondo. Potete ridere per i prossimi 15 natali per la banana bio, ma questo è il mio 27 dicembre. Aggiungo: playlist dei Muse, seguita da quella di Gianni Togni. Ferma, immobile, per 12 ore di fila a casa, tendenti a diventare 24. Sognavo questo momento da circa 330 giorni, è arrivato. Happiness nel viaggiare, happiness nel vegetare.

#3 La domanda sorge spontanea: cosa ho fatto nel 2014? Ho scritto sempre ma soprattutto ovunque. Numero note sul telefono: 167. Ho scritto a terra negli aeroporti, su un balcone a Milano, su un muretto a Superga, seduta su una vasca da bagno da principessa Sissi in una riad marocchina, su una panchina a Capraia, su un autobus in Sicilia, su uno scoglio a picco nel mare a La Maddalena, sulla sabbia di Porto Recanati, su una cassetta di pomodori a Foggia, di notte nel deserto della Giordania, sui treni, su un marciapiede a Lecce, nella macchina di un quasi sconosciuto a Matera. 

#4 365 giorni che nel 2016 diventeranno il pezzo di punta della collezione Harmony.

#5 Love you.

#6 “I viaggi in traghetto? I peggiori in assoluto!” Devo ricredermi. Devo proprio ricredermi.

#7 Nel 2014 mi ha portato bene, ci riprovo (e riporto la stessa formula di un anno fa, pari pari). Ho capito – e promesso a me stessa – che il 2015 sarà l’anno di Cuba, Sudafrica, Turchia.

#8 “Il collettivo vincerà sul singolo”. Rubo queste parole a Daniele Silvestri per farne un po’ il mood del 2015.

#9 “Anno di merda? No, semplicemente un anno diverso”. E così fu. Citazione della saggia amica Elena, una donna una garanzia.

#10 Non fermarsi per 365 giorni, significa: 4 orzaioli, un distacco della retina, un herpes, qualche linea di febbre portata avanti per settimane. Che poi, sinceramente, non mi posso proprio lamentare.

#11 Foto dell’anno, scelta da mia madre: “questa, sei tu… distrutta per 2 passi (!!!) e con gli occhi paraculi… eri magra ad aprile!” Quindi è questa, amen.

#12 Questa quella scelta da me: con tanto alcol nel sangue, in modalità ‘minchiona per le strade di Oudenaarde’.

#13 Gente che va, che viene, che resta, coerente, paracula, sincera, menzognera, onesta, che ti cerca, che ti perde. C’è stato di tutto. Per tutto il resto c’è sempre un “ma andatevene a fanculo!”. Sentito e di cuore, mai come quest’anno.

#14 E ora, il top del 2014. La colazione migliore: in Sicilia, con un cornetto alla crema di pistacchio. Pranzo: Le Marrakech, a Taoufrate in Marocco, 6 euro e passa la paura. La cena: Capraia, non aggiungo altro. Experience: Giordania, notte nel deserto.

#15 “Quando la fama e i soldi? Quando l’amore? Quando? Cosa c’è che non va, ogni volta, in questo miserabile presente? Bla, bla, bla. È l’anima ecco cos’è”. Jack Kerouac ha sempre la risposta a tutto. Io aggiungo, curatela e prendetevene cura.

#16 Tutti, per una serie di motivi più o meno sensati, più o meno minchioni, più o meno legati a vicende indicibili, abbiamo una ‘canzone del cuore’. La mia è questa. Tra esattamente 4 minuti e 7 secondi potrei finire in carcere causa volume da denuncia, quindi uso gli ultimi istanti da essere libero per dedicarla a chi mi sopporta nel bene e nel male, nei miei tanti scleri e nei pochi momenti di saggezza, nei momenti felicissimi e depressissimi. Buon 2015 gente


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