Pensieri e riflessioni su "Biancaneve e il cacciatore" di Lily Blake

Creato il 31 ottobre 2012 da Anjaste @anjaste
Titolo: Biancaneve e il cacciatore Autore: Lily Blake Editore: Mondadori Collana: Chrysalide ISBN: 8804621648 ISBN-13: 9788804621645 Pagine: 235
Sinossi:
Re Magnus è in guerra contro un terribile nemico. Ma armi e battaglie non lo distraggono dal doloroso ricordo della moglie perduta. Di lei gli rimane solo la piccola Biancaneve. Fino al giorno in cui, nella Foresta Tenebrosa, il re incontra una donna bellissima, capace di farlo innamorare di nuovo: la malvagia Ravenna. È la regina del Male, che con le sue arti di magia nera, assorbe dal cuore delle fanciulle l'eterna giovinezza, uccidendole. La prossima vittima è Biancaneve. Ma sotto il candore della pelle e l'ingenuità dello sguardo, la ragazza cela un animo guerriero. Ed Eric, il cacciatore destinato a sopprimerla, si troverà di fronte una donna coraggiosa, affascinante, e decisa a combattere... nonché una banda di nani ribelli che darebbero la vita per lei. La perfida Ravenna ha i giorni contati... La celebre favola di Biancaneve si trasforma in un racconto dark e romantico.
Il mio pensiero: In contemporanea con l'uscita nelle sale cinematografiche di "Biancaneve e il cacciatore" l'11 luglio scorso, la Casa Editrice Mondadori ha pubblicato il romanzo dal titolo e cover omonimi, nato dalla penna di Lily Blake.
Il tuo cuore è di fragile vetro? O di pura bianca-neve?
Questo romanzo non può mancare nelle librerie degli amanti delle favole.  In stile dark rievoca infatti la famosissima favola "Biancaneve e i sette nani" dei fratelli Grimm. Tanti i punti di contatto del romanzo con la narrazione per bambini, ma anche tanti i tratti oscuri che rendono il libro piacevole per gli adulti.
Re Magnus è impegnato nelle guerra contro un nemico forte e potente (ma non si rende effettivamente conto di quanto) e porta nel cuore ancora il dolore per la cara moglie defunta. Tutto il suo amore viene indirizzato alla sua unica figlioletta: Biancaneve. Risulta facilmente vincitore dell'ultima battaglia sul campo ignaro però del fatto che questa vittoria porti con sé un destino di oscurità. Tra i prigionieri vi è infatti una fanciulla bellissima dai lunghi capelli biondi ed ondulati.  Il suo fascino ammalia il re che decide di sposarla e farla sua regina. È l'inizio della fine, per lui e per il suo regno che presto viene avvolto dall'oscurità, vittima del potere e della cattiveria di Ravenna.
«Bevi» le aveva detto sua madre. «Così avrai il potere di rubare gioventù e bellezza. Perché questa è la tua forza suprema e la tua unica difesa.»
Dopo dieci anni Biancaneve è ancora rinchiusa nelle prigioni, sotto stretto controllo del fratello di Ravenna, Finn, su decisione della crudele Ravenna e del suo specchio rivelatore...
Non più boschi incantati ma foreste tenebrose faranno da sfondo a questo racconto. Non più sette buffi nani, ma valorosi nani leali e devoti alla loro principessa.  Non più il principe azzurro dei sogni... ma un affascinante cacciatore impavido che ha da poco perso la sua sposa...
Un ritmo serrato ed incalzante che forse va a discapito della parte romantica. Questo romanzo ha il potere di catturare e ammaliare grazie anche alla narrazione dal sapore epico. Vi troverete di fronte a personaggi con più carattere, forza e spessore: vi basteranno poche pagine per scoprire che la Biancaneve di cui farete conoscenza non è la piccola fanciulla indifesa, ma una ragazza con tanta forza di volontà e caparbietà. Una protagonista attiva e presente. Il fulcro della narrazione. Anche se devo dire che grazie a come è stato concepito il personaggio della matrigna Ravenna, la trama acquista quel qualcosa in più.
Non ci sono punti morti o descrizioni troppo prolisse che possono annoiare o distogliere l'attenzione del lettore. Per tutta la narrazione si ha la sensazione di vivere un sogno ad occhi aperti.
Per chi avesse visto il film ma non avesse letto il libro, consiglio di recuperare al più presto. Inutile dirlo, anche questa volta il romanzo batte il film: chiarisce meglio alcuni punti e trasmette maggiori emozioni, soprattutto regala un finale che seppur identico nel concetto, risulta migliore.

Stefania




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