Pensieri e riflessioni su "Kayla 6982" di Karen Sandler

Creato il 01 ottobre 2012 da Anjaste @anjaste
Titolo: Kayla 6982 Autrice: Karen Sandler Pagine: 496  Prezzo: 12,00  Uscita: 12 settembre 2012  Isbn: 9788809759817 
Sinossi: Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.
Il mio pensiero: "Kayla 6982" è uno degli ultimi romanzi distopici che farà innamorare i giovani lettori, nato dalla penna della californiana Karen Sandler e da poco pubblicato dalla Casa Editrice Giunti nella collana Y.
Distopico particolare ed originale che cattura l'attenzione del lettore ed appassiona dalla prima all'ultima pagina. Romanzo che oltre ad entusiasmare apre la mente e fa riflettere perché i problemi "razziali" del futuro creato dalla Sandler non sono poi così diversi dai problemi che si incontrano al giorno d'oggi, pur senza coinvolgere DNA e mutazioni genetiche.
Chi stabilisce quale individuo sia normale e quale diverso? E perché uno deve avere più diritti e riguardi dell'altro?
Trovo sia un romanzo originale perché, diversamente da altri distopici da me letti fino ad ora, l'autrice, grazie anche alle sue conoscenze acquisite nel campo dell'ingegneria elettronica e delle comunicazioni satellitari, riesce a creare un mondo fatto di combinazioni di DNA abbastanza plausibile e ben orchestrato, senza nessuna falla. Ha predisposto un mondo futuro popolato da Puri, Impuri e NGM (Non-umani geneticamente modificati) stabilendo per questo complesso vivere anche tutta una terminologia specifica (criograno, alomobile, bhimkay, plasfibra, ecc... ).
Ma dove si trova il confine tra la scienza e l'etica? E dove il confine tra la punizione e la protezione?

Ci aiutano a far luce su queste questioni morali due storie d'amore clandestine, nate in un momento difficile, in una fase dove si sta preparando una rivoluzione in grado di sovvertire i rigidi schemi e le caste gerarchiche del Pianeta Loka, basate e appoggiate da una religione di comodo, creata per l'occorrenza. Il romanzo, raccontato in terza persona da un narratore onnisciente, è ambientato infatti sul Pianeta Loka, un pianeta colonizzato dagli esseri umani a seguito della fine del Pianeta Terra, più di quattrocento anni prima, e diviso in 106 distretti.
«Qualsiasi cosa si trovasse su Loka  era molto più brutta di quello che gli umani avevano lasciato sulla Terra.»
I capitoli alternativamente narrano della vita di Kayla e Mishalla, due NGM di quindici anni - amiche, sorelle spirituali e compagne di capsula - provenienti dallo stesso distretto di Chadi, che al compimento del sedicesimo anno d'età sono state indirizzate in luoghi diversi per svolgere la mansione per la quale sono state create. Ogni NGM viene infatti fatto nascere in capsula con un particolare corredo genetico che rende maggiormente propensi verso un compito piuttosto che un altro (chi possiede il corredo genetico di un elefante erediterà i geni della forza e sarà quindi adatto ad essere impiegato in quelle mansioni che richiedono potenza e resistenza fisica; chi possiede il corredo genetico di un delfino sarà più propenso alla cura dei piccoli).
«A volte si chiedeva se la vera Khyla fosse nascosta da qualche parte, in profondità,  e non attendesse altro che essere scoperta».
La legge proibisce rapporti tra Puri, Impuri e Non-umani, così che la storia assume un risvolto inaspettato quando l'amore scocca tra quattro ragazzi di ceto diverso. Kayla e Devak, così come Mishalla e Eoghan si amano nonostante appartengano a classi sociali differenti.  È un amore semplice che si apprezza grazie ai piccoli gesti.
Come dicevo sopra, in alcuni passaggi, si viene presi da una certa tristezza mentre si legge dei crudeli trattamenti che vengono riservati alle due ragazze e ad i loro simili in quanto Non-umani. L'autrice non va tanto per il sottile anche quando, più volte nel romanzo, Kayla, Mishalla e gli altri NGM vengono chiamati con l'epiteto dispregiativo di "bestia". A mitigare ed addolcire l'amaro che lasciano queste scene ci pensano i rispettivi innamorati, Devak ed Eoghan, che pur appartenendo il primo all'alta aristocrazia dei Puri ed il secondo agli Impuri, riescono a vedere oltre le assodate barriere sociali.
«Io credo che gli Impuri e i Non-umani siano parte del grande disegno del Creatore  almeno quanto i Puri»
Un progetto rivoluzionario e di liberazione ha ormai preso il via grazie ad un gruppo definito "La famiglia" capeggiato da Zul, il bisnonno di Devak, ed i quattro ragazzi, per scelta o meno, ne faranno parte scoprendo che dietro quelli che hanno sempre creduto essere i disegni di un Infinito buono e potente, si nascondono solo i piani di individui che si vogliono arricchire a discapito degli Impuri e degli NGM. Una cospirazione articolata che sarà in grado di farvi sospirare fino all'ultima riga.
«Per costruire una società sicura ciascuno doveva restare al proprio posto».
Le descrizioni degli aspetti fisici dei vari personaggi e delle ambientazioni sono accurate, tanto che, grazie anche ad una specifica terminologia creata dall'autrice, è possibile ricreare nella nostra mente le singole rappresentazioni visive di ognuno di loro e dei vari paesaggi.
Il finale ci lascia con il cuore in gola ed un po' di amarezza per le sorti dell'amore nato tra Kayla e Devak, nell'attesa che esca presto il seguito. Spero di non dover attendere troppo perché era da un bel po' che non venivo appassionata così da una delicata storia d'amore in un romanzo young adult e sono impaziente di leggere ancora di loro. Una lettura che consiglio assolutamente senza riserve.
Stefania

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