Pensieri e riflessioni su "L'origine del peccato" di Liliana Marchesi

Creato il 09 febbraio 2013 da Anjaste @anjaste
IL PRIMO VOLUME DELLA NUOVA TRILOGIA FANTASY DI LILIANA MARCHESI 
ISBN-10:886751458X  ISBN-13:9788867514588  Editore: Youcanprint self publishing  Data di pubblicazione: Sep 17, 2012 
Sinossi: Angeline, 17 anni e capelli di uno strano colore tendente all’arancio, è sopravvissuta al terribile incendio in cui i genitori hanno perso la vita, e che l’ha privata della memoria del suo passato. Dopo essere stata per mesi in ospedale, al suo risveglio troverà Adam ad attenderla, il fratello maggiore. Insieme si trasferiranno nelle Highlands, per cercare di ricominciare una nuova vita riprendendo gli studi e creando delle nuove amicizie. Ben presto, però, il suo passato tornerà a tormentarla, insinuando nella sua mente dubbi, paure e sensi di colpa. A minacciare ulteriormente la tranquillità di Angeline sarà l’arrivo di Mael, l’affascinante leader di un gruppo di circensi, che attraverso delle visioni indotte le svelerà dei segreti inimmaginabili sul suo passato, costringendo Angeline a riconsiderare la propria esistenza. Un Giardino paradisiaco abitato da esseri immortali, un albero magnifico tenuto in vita da una linfa misteriosa, e un frutto... che scatenerà il caos! 
Il pensiero di Amarilli73:  Dopo la sua opera prima “Harmattan”, che avevo già apprezzato (trovate la recensione QUI), con il primo volume di questa nuova trilogia fantasy, Liliana Marchesi ha fatto decisamente un salto di qualità, immaginando e poi riversando su carta un mondo originalissimo, che ci trasporta da un paesino sperduto nelle Highlands al Duomo di Colonia, dalla caccia ad esseri soprannaturali nei boschi a celle di prigionia e sale di tortura, e altro ancora…il tutto intessuto intorno ad una strana ragazza dai capelli infuocati e senza memoria, che potrebbe (e dico potrebbe, perché lei non ricorda assolutamente nulla) aver combinato un gran pasticcio per amore, un peccato “originale” di cui tutti stiamo subendo le conseguenze… 
Improvvisamente uno strano formicolio prese vita nelle punte delle mie dita.  Non era fastidioso, ma aumentava d’intensità ad ogni centimetro di pelle che conquistava.  Prima che me ne rendessi conto si era già impadronito delle gambe; le sentivo pizzicare al contatto con i jeans.  Poi fu la volta delle braccia e la sensazione che avvertii si fece più simile al bruciore.  Infine, quando una sorta di scossa elettrica attraversò il mio cuore, davanti ai loro occhi,  in un attimo, presi fuoco. 
All’apparenza Angeline sembra una normalissima adolescente (Così esile da far pensare a chiunque di potermi buttare a terra con un alito di vento, ma abbastanza forte da potermi rialzare in un attimo), reduce da uno spaventoso incidente in cui ha perso i genitori con le preoccupazioni scolastiche quotidiane e i primi palpiti del cuore per un misterioso ragazzo che arriva in paese, e che potrebbe rappresentare una minaccia. 
E invece no. Confesso che durante la lettura sono stata ripetutamente spiazzata dai continui colpi di scena e di cambio di registro, perché Liliana prende numerosi spunti classici per poi stravolgerli, facendoli totalmente suoi; così se all’inizio pensavo di avere a che fare con una storia di creature mostruose che uccidevano nel bosco, poi mi sono ritrovata in uno strano circo, con un bellissimo trapezista e un altrettanto bellissimo lanciatore di coltelli, e poi nel mezzo di un intrigo che coinvolge angeli, semiangeli, immortali e (forse) umani, e che prende il via da un frutto che nessuno avrebbe dovuto assaggiare. 
Era l’aurea nera che si percepiva tutt’intorno a me e dentro di me che non sapevo come fare a nascondere. 
C’è anche spazio per un sofferto triangolo amoroso, ma anche qui nulla è certo, perché in realtà per tutto il libro non viene svelato chi è davvero il vero amore (ma esiste davvero il vero amore, e, soprattutto, tra Adam e Mael chi è il buono? O chi mente?), e, come ho già detto, in questo romanzo niente è come sembra. 
Anche se è solo il primo capitolo, è una saga fantasy con una trama un po’ ingarbugliata ma ben scritta (non amo le etichette, ma la classificherei YA), che riesce a coinvolgere il lettore. 
Soprattutto, preparatevi a lasciar perdere tutte le vostre vecchie cognizioni sul mito di Adamo ed Eva e della biblica cacciata dall’Eden…

Amarilli73



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