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Pensieri e riflessioni su "La notte del vento e delle rose" di Anna Bulgaris

Creato il 15 dicembre 2012 da Anjaste @anjaste
Anna Bulgaris La notte del vento e delle rose
Leggereditore
Collana Narrativa
pp. 469
Napoli, 1799. Una donna trascina con sé un bambino, un uomo li segue tra la folla... E mentre il molo brulicante di volti sudati e affaccendati segue la sua routine quotidiana, qualcuno li osserva dal ponte di una nave straniera. Viene dall’Inghilterra per tentare di ristabilire un equilibrio fra Borboni e Inglesi, ma anche per ritrovare la donna che pensa di aver perso per sempre. Julia è destinata a fuggire, prima dall’uomo che ama con tutta sé stessa e che l’ha abbandonata nel momento del bisogno, e ora da chi la insegue per strapparle il bambino che lei ha deciso di riscattare da un futuro di soprusi e angherie. Il suo cuore non ha pace e men che mai ora che suo marito Christian ha deciso di riportarla a casa. Lui dovrà riconquistare la sua fiducia e riconoscere la donna coraggiosa e saggia che Julia è diventata, mentre lei dovrà abbandonarsi di nuovo a quello sguardo che anni prima, ancora una ragazzina, l’aveva rapita. E in un mondo dove gli intrighi di corte, le invidie e l’ossessione sembrano regnare incontrastate, riuscirà il loro amore a risorgere dalle ceneri?
Il mio pensiero: "La notte del vento e delle rose" è il primo romanzo in versione rilegata nato dalla penna della già nota e brava scrittrice Anna Bulgaris ed edito dalla Casa Editrice Leggereditore. Per chi ama il romance, la Bulgaris, è già considerata un'autrice apprezzata grazie ai suoi due precedenti racconti pubblicati in versione ebook dalla Lite Editions: Gioco pericoloso e Lila dei lupi d'argento.
Romance a carattere storico che affascina e ammalia già dalla cover. Vi confesso che ancora prima di intraprenderne la lettura, mi scoprivo a fantasticare per interi minuti ad occhi aperti sulla trama che cela al suo interno, e ancora diverse volte, durante la lettura di queste coinvolgenti pagine, mi prendevo qualche minuto per ammirarne la copertina. Atmosfera calda, luci soffuse ed un galeone in primo piano... 
Per chi legge già da tempo le mie recensioni sul Blog saprà che non ho all'attivo molti romanzi storici: anzi, si possono contare sulle dita di due mani... Non evito queste letture a priori, ma ho paura che la parte storica, se non conosciuta a pieno, possa limitarne la comprensione e l'apprezzamento dello stesso. Per questo volume, invece, grazie appunto alla cover, al fatto che lo precede la fama dell'autrice e ad una trama invitante ho messo da parte la mia titubanza per la parte storica e ne ho intrapreso volenterosa la lettura.
468 pagine che ho letto quasi tutte d'un fiato (se non fosse stato per il lavoro, credo che non avrei staccato gli occhi dalla prima all'ultima riga).
La storia di cui ci narra si svolge nel 1799, a Napoli con piacevoli digressioni temporali che ci rimandano a qualche anno prima nella contea del Sussex, in Inghilterra meridionale. 
«Quando tutto è perduto, rimane la consapevolezza del rimpianto,  l'amara consolazione dei ricordi»
1799, dieci anni dopo la Rivoluzione Francese: periodo storico pertanto più che noto. In Sicilia regna Maria Carolina, sorella della ben nota Maria Antonietta di Francia, insieme al re Ferdinando IV. Sono in atto disordini popolari e repressioni con conseguenti lotte tra sanfedisti e repubblicani. Julia, la nostra protagonista, si trova ormai da cinque anni a Napoli. A causa di un dolore troppo grande a cui non ha saputo resistere, si è allontanata dall'Inghilterra e dal sua amato marito Christian. È con queste premesse che ci immergiamo in questa storia per cercare di capire, di andare a fondo delle motivazioni che hanno spinto Julia verso il suo nuovo destino che l'ha portata a legarsi in modo quasi ossessivo al piccolo Luca, e a fuggire dalle braccia dell'accattivante quanto crudele Enrico. Tra giochi di potere, intrighi di corte e tranelli il fato riavvicinerà i due innamorati. Vi annuncio ufficialmente che il loro amore non sarà sicuramente privo di tormenti interiori e lotte emotive. È la storia di marito e moglie che si amano, si cercano, ma non si capiscono e devono imparare a fidarsi l'uno dell'altra e rispettarsi. Amore vuol proprio dire anche fiducia e rispetto.
Le descrizioni che ci regala la Bulgaris sono limpide, vivide e ricche di termini accurati e ricercati. Vi sembrerà di essere catapultati nella Napoli del 1799, nelle sue stette viette e di sentire i profumi e gli odori del porto.
I principali protagonisti del romanzo sono descritti ottimamente sia nell'aspetto fisico che nel carattere. Vi giuro che più e più volte la cocciutaggine e le azioni di Christian mi hanno fatto imprecare mentalmente... come, del resto, la sua prestanza ed i suoi modi mi hanno affascinata fin dalla sua prima comparsa. 
«Davanti a lei c'era il suo sogno, il suo incubo»
Questo è proprio quello che cerco nei romanzi: personaggi che non siano mere costruzioni fantasiose e vuoti manichini, ma persone vive, reali.  Anche il personaggio di Julia ha il suo perché: quante volte avrei voluto prenderla per le spalle e darle una scrollata! Questo è il bello di un romanzo. Un libro deve darti emozioni. Deve trasportarti e coinvolgerti! 
Un ottimo romanzo che scopre le sue carte a poco a poco: il detto e il taciuto si mescolano in un crescendo di suspense che conquistano il lettore. Nessuna scena spinta, troppo mielosa o forzata, ma immagini vere e reali.
Un romanzo che consiglio a tutte le amanti delle storie d'amore tormentate e strappacuore. Per chi resta titubante sulla parte storica: coraggio, non potete non conoscere i risvolti ed il clima politico della Rivoluzione Francese che si respira in Italia e nel resto degli Stati, non ne fate un limite!
Dal canto mio sono pienamente soddisfatta. Anzi, mi resterebbe ancora un piccola curiosità che spero l'autrice riesca ad alleviare con un ulteriore romanzo: che è successo tra Drew e Lilian? E qual è la storia di Sophie? Un appello diretto all'autrice: ti prego, non farci attendere troppo!

Stefania



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