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Pensieri e riflessioni su "Sono solo un gatto" di Helga Siersch

Creato il 11 maggio 2012 da Anjaste @anjaste

Titolo: Sono solo un gatto Autore: Helga Siersch Editore: Fazi ISBN: 8864112502 ISBN-13: 9788864112503 Pagine: 174 Sinossi: Questa è la storia di Ulisse, un simpatico gatto rosso che guarda alla vita con occhi disincantati, e di Milly, donna eccentrica e raffinata che coltiva il sogno di aprire un rifugio per animali abbandonati. Ulisse e Milly sono una coppia di fatto ideale: giorno dopo giorno, l'intesa tra loro si fa perfetta. Un gioco di carezze, silenzi, tenera dipendenza... Ma come in tutte le storie d'amore che si rispettino, anche stavolta spunta il "terzo incomodo": alto, bello, dal fascino bohémien. È Boris, il nuovo vicino di casa. Milly perde la testa per lui, un umano, scatenando la gelosia di Ulisse. Ma il "nostro" non è gatto da starsene buono acciambellato sul divano... Una notte, vagabondando per le strade di Roma, s'imbatte in un capannello di suoi simili che confabulano contro la chiusura dello storico mercato del pesce di Ponte Milvio. Filosofo nato, leader per vocazione, Ulisse si mette subito a capo della protesta a quattro zampe. Insieme a Duscka, il cane di Boris, darà il via a una spettacolare azione eversiva che lo trasformerà nell'eroe di tutti i gatti di Roma. Una bella storia di vita animale s'intreccia randagia e casalinga nelle pagine di questo romanzo. Divertitevi a guardare il mondo in un'ottica felina insieme a Ulisse; seguitelo alla scoperta del giardino di casa, dal veterinario o alla lezione di yoga; parteggiate per lui nella lotta senza quartiere per riconquistare l'affetto di Milly, e imparate dalla sua saggezza a riconoscere il vero amore.
Il mio pensiero: "Sono solo un gatto" è il fresco e frizzante romanzo nato dalla penna dell'autrice austriaca Ludmilla Helga Siersch, pubblicato lo scorso 27 aprile dalla Casa Editrice Fazi.
Un romanzo originale che fa sorridere il lettore e trascorrere ore liete in sua compagnia. Un romanzo che si legge tutto d'un fiato per la spensieratezza e la serenità che infonde. 
Il gatto, un animale di compagnia che molti di voi avranno nelle proprie case. Elegante ed aggraziato per gli egizi era simbolo di fertilità e dell'amore materno. Rosso, furbo e con un pizzico di ironia è il gatto protagonista di questo breve ed elettrizzante racconto.
Siamo a Roma, nei pressi del famoso Ponte Milvio, quando una donna di nome Milly, una costumista per il cinema, adotta un piccolo gattino rosso dandogli l'evocativo nome di Ulisse.
Dopo le prime due pagine dove i vecchi amici di Ulisse parlano di lui come un eroe, seguiamo passo passo il periodo che il bel gatto rosso trascorre in casa dalla sua padrona.
È proprio Ulisse a narrarci la sua avventura o forse sarebbe meglio dire, la sua crescita: dalla scoperta del giardino, al mondo esterno alla villetta, al primo vaccino...
Esilarante calarci nei suoi panni e vedere la vita dal suo punto di vista.
«Cosa ti aspetti da me? Vuoi che sia il tuo compagno? Io non sono un surrogato. O hai solo bisogno di un confidente?»
Milly parla con Ulisse, proprio come se fosse un umano, ed Ulisse, nonostante questa sia un po' una forzatura, a volte dimostra una coscienza superiore ad un uomo.
«Dice un vecchio proverbio: Dio creò cane e gatto per riparare all'errore di aver creato l'uomo...»
Ciò che ha reso la lettura davvero scorrevole e piacevole è l'ironia di questo gattino. Più e più volte mi sono trovata a sorridere da sola mentre scorrevo le pagine, tanto da notare gli sguardi incuriositi di chi mi stava vicino.
«Non sopporto quella finta casetta tirolese comprata dai cinesi né tantomeno il piccolo divanetto kitsch che le hanno regalato le amiche a Natale: sembro Paolina Borghese quando mi sdraio!»
«Mi sento molto una vecchia suocera oggi pomeriggio...»
Un gatto sagace, dotato del senso del dovere verso i suoi simili, ovviamente bizzarro, e dotato pure del senso del gusto estetico!
«Non escludo che potrebbe costringermi ad andare in giro con un tutù rosa! Questo proprio non lo sopporterei. Non per altro, ma perché rosso e rosa non si abbinano per niente!»
Leggetelo! È assolutamente una lettura unica. Fidatevi: non ve ne pentirete.
Quanta pace e serenità sa trasmettere. Soprattutto quando mi dipingo nella mente le scene di assoluto relax e condivisione della quotidianità di Milly e Ulisse; guardano la tv, insieme si addormentano. Sono inseparabili...
E la conclusione... sta a noi deciderla. Sta a noi sognare ad occhi aperti e immaginare il futuro di Ulisse o dei tanti altri gatti, randagi o meno, in cui ci imbattiamo. Ulisse è stato un ideale, un esempio, una morale. Cosa ha lasciato a noi?
L'uomo nella realtà si impegna abbastanza a capire i suoi amici a quattro zampe? Sono poi così diversi i loro sentimenti dai nostri? Anche loro possono soffrire di depressione. Avere il cuore spezzato perché lasciati a se stessi per intere giornate... Abbandonati per il periodo estivo...
Mi auguro che questo libro serva a sensibilizzare maggiormente i lettori verso la denuncia di qualsiasi forma di maltrattamento nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

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