Il pensiero di Simona: Voglio fare la wedding planner, scritto da Stefania Niccolini con la collaborazione di due delle più famose weeding planners d’Italia, Serena Obert e Stefania Poletti, presentato lo scorso 10 maggio al Salone del Libro di Torino da La Corte Editore, è un romanzo davvero molto divertente, ma allo stesso tempo, una lettura che fa riflettere su giusto un paio di temi molto attuali. Ma andiamo con ordine.
Alice, la protagonista del racconto, è una ragazza solare, intraprendente sognatrice che vuole a tutti i costi realizzare il desiderio di diventare un’affermata giornalista. Vive a Firenze insieme alla sua amica del cuore, Eli, con cui condivide un appartamento e una serie di avventure quotidiane, oltre che un profondo sentimento di amicizia. Alice, il cui nome d’arte è Trilly, lavora nella redazione di VIP’s, una rivista di gossip; è l’ultima arrivata e per questo motivo le sono sempre stati affidati incarichi minori, un semplice contratto di collaborazione, con una retribuzione piuttosto scarna. Un giorno viene convocata dal suo capo, ed è da allora che tutto cambia. Alice è convinta che in quest’incontro, il direttore della rivista, Alessandro, voglia comunicarle una promozione e si reca carica di adrenalina all’appuntamento: purtroppo non è così. La sorpresa è grande e la delusione troppa, quando scopre di non aver ricevuto nessuna promozione, bensì un licenziamento. Viene licenziata per aver offeso, in un suo articolo, la wedding planner più famosa in Italia, Miriam Corsini, oltre che aver scatenato le ire di tutti gli addetti a quel settore e messo in difficoltà l’intera rivista. Inutile dire che da questo momento la vita di Alice cambia e lei si ritrova con un sogno infranto e la necessità di trovare assolutamente un nuovo lavoro. In questo punto del testo viene accennata una tematica secondo me, molto attuale... la ricerca di un lavoro! Seppur vista con occhio ironico a causa delle battute della protagonista mentre legge gli annunci
“Cerchiamo brillante impiegata factotum” .. “Nel totum sono comprese anche le prestazioni personali ai superiori?”
la ricerca di un lavoro, è qualcosa di drammatico, la situazione è sconfortante, ma Alice decide di non arrendersi. In attesa di un posto fisso, si adatta a fare lavoretti sporadici, finchè non ottiene la possibilità di fare un colloquio di lavoro presso un’agenzia che le propone un impiego niente meno che nell’ambito del … wedding planning!
Mai la sorte fu più sfrontata nei confronti di Alice, che per necessità di denaro e di sopravvivenza, accetta di lavorare proprio a fianco di Miriam Corsini e la sua assistente Ludovica. Ovviamente Miriam non è consapevole del fatto che la nuova arrivata del suo staff, Alice Stella, sia la stessa Trilly che ha firmato l’articolo tanto offensivo su di lei. E quindi le tre donne iniziano un percorso di mutua collaborazione che le porta a condividere episodi tanto divertenti quanto stressanti. Miriam Corsini è molto esigente e non è disposta a transigere su nessun dettaglio, tutto deve funzionare alla perfezione e rispettare le regole del wedding planning.
E’ così che Alice si vede costretta ad accantonare il suo sogno di giornalista e ad intraprendere la carriera di “organizzatrice di matrimoni”, una figura che da sempre aveva ritenuto inutile:
“Personalmente non capisco perché una donna, in particolare, dopo essere riuscita a liberarsi della invadente presenza di genitori e suoceri, dovrebbe rinunciare alle proprie idee per affidarsi (pagando) a una professionista del ‘ qua si fa come dico io! ’e privarsi del piacere di esprimere il carattere distintivo”
Nonostante tutto però, affronta la nuova vita con entusiasmo e grinta, ha molto da imparare e per questo ce la mette tutta. Attorno a lei, inoltre, ci sono molte persone che le vogliono bene e che la spronano a dare il meglio, oltre a Eli, l’amica del cuore, c’è Giammi, il migliore amico “alternativo”, Lorenzo, il nuovo vicino di casa, Omar, il fidanzato, la mamma, super invadente, da cui Alice è intenta a sfuggire per tutto il racconto, onde evitare di doversi sorbire la solita predica del “te l’avevo detto”, “sarebbe stato meglio se avessi fatto l’avvocato, con La laurea in Giurisprudenza che ti ritrovi”, etc, etc.
Ma la figura secondo me più emblematica che talvolta determina la sorte degli avvenimenti è quella della mitica nonna, ottantacinquenne di Bivigliano. La nonna è ironica, comprensiva, forte d’animo e molto generosa nei confronti dell’adorata nipote e soprattutto sempre disponibile e disposta a dare una mano quando c’è bisogno di aiuto.
C’è una seconda piccola tematica che secondo me è degna di essere sottolineata e che è molto attuale: l’argomento gossip! Non ne sono particolarmente appassionata e tendo a diffidare delle notizie e dunque, secondo me, uno dei messaggi che si evincono dal testo è proprio questo: molto spesso vengono diffuse notizie false solo per la sete di fama e denaro, per creare il cosiddetto scoop, ma altrettanto spesso queste false notizie potrebbero ferire o comportare problemi per chi, all’interno dello scoop è più o meno coinvolto. Ed è proprio ciò che accade alla nostra Alice verso la fine del racconto, quando tutto sembra andarle per il meglio, arriva la notizia fasulla che rovina tutto o … quasi!
Un romanzo davvero molto interessante, dalla scrittura limpida e scorrevole, curato nei minimi dettagli in cui è evidente l’intervento di vere protagoniste del settore, che inducono ad amare la professione del wedding planning, e insegnano che anche in questa professione, come in tante altre, servono impegno e tanta passione. Assolutamente da non perdere!
Prima di salutarvi vi invito a visitare i seguenti link che trovo davvero interessanti. Troverete tante curiosità e informazioni utili: www.vogliofarelaweddingplanner.it www.lacorteditore.it www.serenaobert.com www.polettiweddingplanner.it
Buona lettura!