il primo pensiero che è arrivato stamattina nel mio cervellino sballottato sul diciassette e sulle buche terrificanti delle strade di firenze è stato:
“ieri sera sono andata a letto alle undici per vedere beningi e stamani sono più sveglia di ieri che ero andata a letto alle nove. avrà ragione lui che per realizzare i propri sogni la prima cosa da fare è svegliarsi?”
ho deciso di sì e ho anche deciso che scriverò questa frase sul muro del salotto.
il secondo pensiero è stato:
“quando un paese ha il bisogno di farsi spiegare le proprie radici da un comico, questo è un paese finito”.
il terzo è stato:
“adesso il giornale e libero titoleranno “la sinistra scopre il patriottismo con sessant’anni di ritardo” dimostrando, come sempre, non di non aver capito un cazzo, (perchè è ovvio che hanno capito, sono stronzi, mica scemi) ma di pensare che siano i loro lettori a non capire e, in effetti, diventa tautologico… se sei un lettore de il giornale tanto intelligente non puoi essere”.
il quarto:
“dopo Vendola nudo da ragazzo metteranno la Bindi nuda mentre gli cambiano il pannolino? nuda e minorenne!”
il quinto:
“il pesco dell’orto botanico a piazza san marco è fiorito, l’otto marzo arriverà presto, non tutto è perduto.”