foto Loretta Campomaggi
Quante quante quante cose da raccontarvi.
Il periodo, si sa, è impegnativo; i nostri bambini stanno terminando l'anno scolastico con più o meno coscienza del divenire.
Sabato siamo andati nuovamente in montagna; ci siamo rilassati e divertiti e appassionati insieme.
Ammetto che vederli così a loro agio in mezzo a un bosco e su un prato mi fa stare molto bene.
Franci è più sereno rispetto a qualche settimana fa. Io così così.
Voglio tornare a casa mia, rimetterla a posto, pagare tutte le fatture, prendere 10 giorni di congedo senza stipendio, partire con la mia famiglia per andare dalla mia famiglia.
Ho tanta voglia di vacanza.
I nostri turulli sanno essere proprio simpatici e di compagnia; e ci insegnano un mucchio di cose.
Se, nei mesi passati, qualcuno mi avesse chiesto: meglio quattro o niente... avrei tentennato.
Se qualcuno mi avesse chiesto: meglio uno o quattro... avrei risposto meglio uno, ne sono quasi certa.
Ieri, a pareggiare la giornata strepitosa di sabato, una giornata di merda, complice anche il caldo e le ulteriori piastrelle finite (una settimana prima del trasloco...!).
Mentre di fronte a noi c'era un paesaggio mozzafiato e stavamo tutti e sei in fila a guardare, come al cinema, dopo lunga passeggiata, ho detto ai bimbi: "Noi siamo felici, non trovate? Non vi sembra che stiamo proprio bene?" La risposta è stata: "Sì, stiamo proprio bene o io sono contento..."
E Francesco ci ha raccontato che gli spiace lasciare le maestre della scuola dell'infanzia, e Davide ha detto che sono sua amica, e Ale ha detto che sono bella.
E poi, Chiara, dopo la nanna, dopo aver giocato con i fratelli nel fiume, scendendo sulla via del ritorno, ha detto: "Io, tanto tanto tanto tempo fa, quando ero piccola, prima di nascere ero un albero" :)
Se qualcuno mi rifacesse oggi la folle domanda, senza ombra di dubbio, risponderei: meglio quattro!
E questo sarebbe bene non scordare mai!