Solferino_28
Tempo fa avevo letto un articolo, questo. Parla di una ragazza che a 28 anni vive con 300€ al mese. Lei dice che da fuori è apparentemente normale: non puzza, non ha le scarpe bucate, non ha i capelli sporchi. Anzi tutte le mattine si trucca, si pettina, indossa il tailleur e va a "lavorare". Vive in un appartamento in condivisione con altri ragazzi, il posto letto pagato da mamma e papà, mentre con i soldi dei suoi stage si paga il resto o almeno ci prova. L'articolo parla di come spende questi soldi e come riesce a vivere riducendo tutto al minimo (cibo, uscite, vestiti), i commenti sotto invece sono 383 e sono l'anarchia completa, perchè ovviamente ognuno dice la sua e l'altro che si sente offeso risponde e via dicendo. Senza giudici di pace, senza mediatori civili, tutti contro tutti, giovani contro vecchi, lavoratori contro presunti fannulloni, stagisti sfruttati contro tutti: ah, il caro vecchio internet.RIFLETTENDOComunque. Mentre lo leggevo ho avuto un brivido lungo la schiena. Perchè prima cosa sinceramente spero di non essere mai mai mai come lei tra qualche anno. Non voglio pesare ancora sui miei genitori, vorrei una mia vita e una mia famiglia. Leggendo quest'articolo all'inizio ero solidale con lei, sopratutto per quello che dice riguardo alla generazione precedente
Il tutto mentre la generazione precedente alla mia si ingozza. In moltissimi casi non ha nemmeno la metà della mia preparazione e delle mie competenze eppure si lamenta perché non ha soldi, ma ha la casa di proprietà, auto e moto in garage, vacanze in località balneari e uno stipendio ogni mese garantito a vitaE' vero. Anch'io provo rabbia quando vedo tanta gente che non sa fare il suo lavoro, che non ha la preparazione anche solo culturale, sopratutto nell'amministrazione pubblica. Mi viene rabbia perchè a quei tempi a loro non chiedevano niente, mi viene rabbia perchè a noi oggi chiedono tutto (diplomi, certificati, patentini...) e ancora non basta spesso. Capisco che non è colpa loro, ma non si può semplicemente scaricare sempre tutto sul nostro futuro stipendio quando e se finalmente arriverà. E ancora mi trovavo d'accordo su questo:
Questa giovane non tollera di venire additata come la causa dei suoi mali, perché non vuole andare a raccogliere i pomodori o lavare i piatti nei ristoranti, quando la società in cui vive le ha venduto l’illusione di una vita migliore per quelli che studiavano, rimangiandosela poi in modo vergognoso e scaricando persino la colpa su chi, a questa illusione, ci ha creduto.
Tutta la vita davanti_ Call Center
E' vero nemmeno io dopo aver tanto studiato vorrei "accontentarmi". Non lo accetto perchè sono qualificata ma questa qualifica viene fatta pesare spesso: sei troppo bravo, costi, ciao ciao. L'illusione che ci hanno venduto non esiste, abbiamo pagato per nulla. Amarezza. Però poi ho riflettuto ancora. Si la colpa è dei miei genitori, dei nostri genitori, che hanno fatto di tutto per darci di più, per farci avere quello che loro non hanno potuto avere ma che volevano, ci hanno fatto credere nelle loro certezze. Ci hanno fatto credere nelle cose sbagliate. Più che i nostri genitori, la società in generale. E credo che i primi ad essere colpiti da questa crisi culturale (oltre che economica) siano proprio i nostri genitori. E chi ancora la pensa come loro. Non è più il tempo di permettersi il lusso d'illudersi.Io capisco la rabbia di questa ragazza, il suo equilibrismo, ma non accetto nulla di lei. E in questo momento so che non sarò come lei. Non lo accetto perchè lei sta al gioco di chi questo sistema lo sfrutta e lo perpetua: capisco i sogni duri e puri ma vivere perennemente di stenti pesando costantemente sui genitori credo sia da folli, c'è un limite a tutto. Non lo accetto perchè non crede in se stessa: se è vero tutto quello che ha fatto, davvero non ha ancora trovato nessuno nessuno che le dia uno straccio di contratto a tempo determinato invece che stage sottopagati?. Non lo accetto perchè ha paura: di andare via dall'Italia (a un certo punto lo dobbiamo anche prendere in considerazione), di mostrarsi per quello che è agli amici, di tutto. Non lo accetto perchè lei critica chi ha partecipato alla festa prima di noi, e mentre noi siamo qua che dobbiamo mettere a posto, "pulire", lei non fa altro che cercare gli avanzi, che accontentarsi degli avanzi, sperando che la festa possa continuare, almeno per lei. In questo sfogo ci sono solo solo rabbia e paura. (Leggete anche questo)I MIEI SOGNI