Pensieri vaganti

Da Miryam

Stendo fra lenzuola stanche
I miei sfiancati pensieri
Volevo riporli nell’armadio
Non sono voluti entrare
Ho provato nel cassetto
accanto al letto
Era già pieno di cianfrusaglie
E li ho lasciati liberi
Mine vaganti nel tempo
Pezzi di vetro in frantumi
Pensieri sconnessi
Pensieri incerti
Pensieri ribelli
Hanno respirato la notte buia
E attraversato i sentieri strozzati
Nella nebbia leggera
Di questi giorni di Marzo
nei giardini vestiti d'erba nuova
e si sono consumati lentamente
come ceri sui sepolcri dipinti
distesi in quel luogo sospeso
senza attesa del tempo
senza fuoco, senza luce
senza tormento
in uno splendido silenzio