PENSIERIMADYUR CLASSIC 30-1-2008 : MAMMA ABORTISCE PERCHé SENZA SOLDI

Creato il 28 settembre 2010 da Madyur

DA LIBERO.IT : MAMMA DI TRE FIGLI ABORTISCE PER IL QUARTO PERCHE' SENZA SOLDI


da libero.it
"Sono in attesa del quarto figlio ma sono costretta ad abortire. Non posso permettermi di avere un altro bambino". E' la testimonianza di Sonia, raccontata attraverso una e-mail indirizzata a Studio Aperto, il tg di Italia Uno, e raccontata nell'edizione delle 12,25, parlando delle storie legate alle buste paga degli italiani.
Sonia, 40 anni, mamma di tre figli, ha scoperto di essere nuovamente incinta ed ha quindi deciso per l'interruzione di gravidanza perché in famiglia vivono solo con lo stipendio del marito. La donna ha scritto a Studio Aperto non per chiedere aiuti finanziari ma per denunciare una condizione che ritiene essere molto simile ad altre donne in questo momento.
"Una mamma di tre bambini che prende questa decisione, l'affronta malissimo tanto più che hai sempre un nodo in gola - racconta Sonia - pensi e ripensi, di notte non dormi, ti svegli e poi vedi alla tv trasmissioni, vedi mamme incinte felici e contente e io so che devo rinunciare a questo figlio, so che non me lo posso permettere. Io sarei anche disposta a fare un sacrificio ma ai miei figli chiedo degli altri sacrifici, un altro bambino comporterebbe aumentare ulteriormente le uscite, privare ancora di più i nostri tre figli che già non hanno grandi cose, hanno lo stretto necessario. Siamo una famiglia monoreddito, viviamo con l'unico reddito di mio marito che ha un contratto in scadenza e non sappiamo ancora se verrà rinnovato".
La donna aggiunge che "come cristiani saremmo contrari a dire vogliamo interrompere questa gravidanza, però io non vedo una via di uscita, non vedo uno sbocco". E inoltre "le persone che ho interpellato non mi hanno aiutato dando tutte le informazioni necessario del caso. Ti mandano prima da uno e dopo dall'altro ma nessuno ti diceva niente e per me era un dramma ogni volta parlarne, riaffrontare l'argomento, riaffrontare la situazione e tutta la sofferenza che questo comporta perché non è una decisione facile, proprio per niente perché è come se tu dicessi sì ho tre figli e il quarto non lo voglio, lo uccido. Tutti mi dicevano: ti devi rivolgere al ginecologo ma il ginecologo, obiettore di coscienza, dice io non te lo faccio, devi andare da un'altra parte, e dove vado?".
La drammatica confessione prosegue. "Fatalità, nei giorni in cui mi sono resa conto di essere incinta nuovamente ho cominciato a vedere telegiornali e servizi che parlavano di questo problema che bisognava rivedere la legge sull'aborto. Penso che prima che rivedere la legge sull'aborto, bisognerebbe prima di tutto pensare ad aiutare le famiglie. In queste situazioni dove non hai una prospettiva o un futuro reale davanti, sei sempre nell'incertezza, nell'incertezza di dire domani ce la faccio a fare la spesa? Domani do da mangiare alla mia famiglia?".
Oppure l'interrogativo "farlo nascere e poi darlo in affido?". Sonia si risponde: "Non me la sento, perché saprei che è qualcosa di mio che ho dato via". La conclsuione della e-mail è che "non vogliamo chiedere appelli, non chiediamo niente a nessuno, solo che devono cambiare tante cose probabilmente, soprattutto per le famiglie, soprattutto per i bambini e soprattutto per le donne".
Pubblicato da MADYUR a mercoledì, gennaio 30, 2008

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