Il continuo lamentarsi è una forma di comunicazione che si è evoluta nel tempo in modo drammaticamente scadente ed improduttivo, specialmente nelle moderne società culturali e tecnologicamente, economicamente avanzate di questi ultimi decenni. Di cosa ci lamentiamo solitamente? Non ci sono soldi, non c’è lavoro, non c’è un vero interesse per qualcosa, non c’è niente, non c’è nulla, siamo circondati da tutto ma da niente.
Lamentarsi è un pensiero primitivo che dovrebbe spingere a cambiare una situazione vecchia, stagnante ed obsoleta per una nuova che possa regalarci o darci l opportunità di conquistare un obiettivo migliore. Spesso si parla di stile di vita. STILE DI VITA? Lo stile andrebbe trafitto, tramortito, sepolto e dimenticato; lo “stile” è il meccanismo che ci porta ad adeguarci sempre di più a quello che ci circonda, ma quello che ci circonda molto spesso ci fa dimenticare quello che veramente ci serve per rimanere coi piedi per terra. Lo stile di vita è quell ingranaggio per cui se abbiamo conquistato qualcosa, presto ce lo dimentichiamo e vogliamo sempre di più.
Io preferisco pensare non ad un nuovo “stile” di vita, ma ad un pensiero nuovo che riporti alle origini, alla PRIMITIVA spensieratezza dell’anima e se affermo questo credo anche di poter sostenere una tesi…
NASCITA –> SPENSIERATEZZA –> CONQUISTA –> NUOVA COSCIENZA DI SE STESSI
Il modello o “stile” di vita una volta che passano gli anni assomiglia invece più a questo:
VITA –> CONQUISTA –> STILE DI VITA –> PERDITA DELL’ ORIGINE (spensieratezza/nuova coscienza di se stessi)
Da notare che se si parte da zero, occorre in senso lato “spensieratezza” per arrivare ad una conquista. Se invece riteniamo di avere già tutto arriviamo ad una conquista per mantenere lo stile di vita o per trovare un nuovo modello, perdendo di volta in volta l’origine della nostra spensieratezza ed intraprendenza.
Per cui lamentiamoci…