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Pensioni, Lavoro, quale futuro per le Giovani Generazioni?

Creato il 11 dicembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Pensioni, Lavoro, quale futuro per le Giovani Generazioni?

Perdonate il ragionamento profondamente pessimista che andrò a fare ma a me sembra solo una conseguenza logica degli eventi. Di cosa sto parlando? Parlo del futuro delle nostre generazioni e della civiltà occidentale.

In questi giorni assistiamo a crolli ripetuti delle borse, ma questo è un fenomeno che si è sempre verificato. I governi intervengono con manovre dure, in Italia l’esecutivo presieduto da Mario Monti ha varato una durissima riforma delle pensioni.

Quel che mi da piu da pensare però è come usciremo dal lavoro, mi riferisco principalmente alla generazione dei trentenni-quarantenni che avranno la pensione calcolata con il sistema contributivo e con coefficienti bassissimi. Si dice che tra trentanni, quando probabilmente usciremo dal mercato lavorativo, avremo una pensione vicina ai 400 euro (600 per i piu accorti che avranno stipulato pensioni integrative).

Una domanda che tanti economisti non si fanno è: quando milioni di italiani (europei) si troveranno in pensione con una miseria (perche con 400-500 euro non ci si fa nulla) cosa succederà?

Molti continueranno a lavorare per sopravvivere e negheranno lavoro ai giovani che non potranno piu contare sul ‘welfare domestico’. Vivremo tutti per lavorare? Eppure non tutti potranno farlo, molti saranno costretti ad andare in pensione e quindi, a meno di ‘espedienti’, a ritrovarsi in uno stato di povertà.

Passando al ‘tema’ lavoro poi non c’è da stare allegri. I paesi occidentali al fine di inseguire in competitività le Nazioni emergenti, continuano nell’opera di ‘limatura al ribasso’ dei diritti dei lavoratori. Le Riforme fatte in Europa negli ultimi anni vanno tutte in quella direzione. ‘Meno diritti’ per rimanere competitivi e concedere qualche tutela a chi non ne ha.

Se, come si dice, nel futuro la difficoltà di estrarre il petrolio comporterà un netto aumento del costo della vita e che la forte immigrazione creerà una guerra tra poveri, viene spontaneo chiedersi ‘come sarà la società prossima ventura?Povertà diffusa, disordini sociali, leggi repressive, governi autoritari. Povertà è anche sinonimo di rivolte, rivoluzioni, guerre.

Un futuro troppo duro direte voi, anche a me sembra  abbastanza pessimista eppure se ragiono per logica (milioni di pensionati futuri che avranno una miseria per vivere e non potranno sostenere i propri figli) non vedo via d’uscita.

Ci sono sicuramente aspetti che ho trascurato, magari nuove scoperte scientifiche che semplificheranno la vita delle persone (nuove fonti di energia ad esempio, tecnologie in grado di ridurre il costo della vita) , oppure altri fattori a cui non ho pensato. Esisteranno alcune variabili in grado di sottrarre l’Europa (e non solo) da una nuova devastante guerra! Perche si sà, la guerra è l’unico modo per fare una selezione, eliminare bocche da sfamare e creare opportunità di crescita.

Se si pensa che cento anni fa i bambini lavoravano 12 ore al giorno ed erano pagati una miseria, che 50 anni fa i nostri nonni vedevano i primi veri diritti sociali, che 30 anni fa i nostri genitori avevano tutti i diritti e che noi vediamo oggi limintarne i nostri… quale futuro aspetta le giovani generazioni ?


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