Però è anche vero che almeno il 76% delle pensioni saranno interessate dal provvedimento che congela l’indicizzazione per due anni. Le nuove regole si applicano a tutti, donne comprese ma se esse, fino al 2015 decideranno di scegliere il calcolo interamente contributivo, anche per quel periodo di anzianità maturata prima del gennaio 1996, potranno, sembra, ottenere la pensione di anzianità sulla base di 35 anni di contributi e 57 anni di età (58 anni le lavoratrici autonome). Cosa diversa invece per quei lavoratori collocati in mobilità, sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 31 ottobre 2011 e che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione della mobilità; ai lavoratori collocati in mobilità lunga; ai lavoratori che al 31 ottobre 2011 sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore (esuberi bancari, assicurativi, ecc.); lavoratori che, antecedentemente alla data del 31 ottobre 2011, siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria. (Corriere della Sera)
Dopo il 31 dicembre, ovvero dal 1 di gennaio 2012 tutti passeranno al contributivo, e sarà un pro-rata, il decreto riporta una sorta di postilla che salvaguardia l’importo del trattamento calcolato con il pro-rata esso infatti non può comunque superare quello che sarebbe scaturito dal calcolo tutto retributivo.