”Sui pensionamenti il personale della scuola non chiede ‘umana comprensione’, ma di rimediare a provvedimenti iniqui e discriminanti. Lo diciamo al ministro del lavoro, che in Parlamento ha escluso la possibilita’ di rivedere le norme sui requisiti di accesso alla pensione”.
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”Quando chiediamo di spostare al 31 agosto 2012, anziche’ al 31 dicembre 2011, la data a cui fare riferimento per la maturazione dei requisiti di accesso al pensionamento con le regole precedenti, non rivendichiamo privilegi ma solo di tener conto – aggiunge Scrima – che i lavoratori della scuola, a differenza di tutti gli altri, possono lasciare il servizio solo e unicamente il 1* settembre, cosi’ come dal 1* settembre decorre normalmente la stipula dei loro contratti. Anche in questa occasione, peraltro, si fatica a comprendere se ci sia – e quale sia – una linea condivisa sia all’interno del governo, sia nel rapporto tra il governo e la maggioranza che lo sostiene”.
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