Oltre alla via legale ci affideremo alla lotta sindacale ed al quella politica visto che già in passato avevamo avuto una sponda molto favorevole nelle parlamentari Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni”. La delusione del personale della scuola, che aveva maturato il diritto alla pensione e che si è visto bloccare in vista del traguardo, naturalmente è grande. La Corte si è espressa sui pensionandi di Quota 96 stabilendo che purtroppo per i quasi quattro mila fra docenti, maestri, bidelli, presidi, personale Ata e di segreteria, interessati, la sentenza è negativa in quanto il ricorso è stato giudicato inammissibile. Secondo i giudici “Non sussistono i presupposti per la richiesta sospensione cautelare dei provvedimenti in questione, posto che è controverso un diritto pretensivo di parte ricorrente e pertanto la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio dichiara inammissibile l’istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati”. Ora sindacati e comitati stanno valutando le forme più utili per proseguire la battaglia per vedere riconosciuto un diritto che è stato tolto a migliaia di cittadini. La questione riguarda quel personale che aveva maturato nel corso del 2012 il diritto alla pensione, ma era stato fermato dalla riforma Fornero che aveva annullato i precedenti requisiti per il pensionamento per chi aveva nell’anno scolastico 2011- 2012, come somma di anni fra servizio ed anzianità di lavoro, quota 96. Lo stop veniva dato solo a coloro che maturavano il diritto fra gennaio ed agosto, mentre coloro che lo avevano già maturato fra settembre e dicembre potevano andare in pensione. “ Si tratta di un vero assurdo – dicono al Comitato 96 Riviera di Ponente- una operazione più da prestigiatori che da amministratori pubblici, facendo finta di dimenticare che l’uscita per il personale docente è all’inizio dell’anno scolastico e non alla fine di quello solare”. Ora i vari comitati si riorganizzeranno e facendosi forti delle molteplici sentenze favorevoli emesse da vari giudici del lavoro organizzeranno ricorsi ed appelli utili a dirimere la “ Vexata Quaestio”.
ADALBERTO GUZZINATI