S. Michele, nel nuovo ciclo “Cristiada”
sulla mattanza dei cattolici in Messico
La rassegna dal titolo “Cinema e fede” riparte presso l’auditorium di s. Michele per un terzo ciclo che si apre con un film proiettato finora solo nei grandi capoluoghi regionali e, quindi, ancora inedito nelle sale di provincia.
Si intitola “Cristiada” e lo ha diretto il regista Dean Wright in base a un soggetto originale di Michael Love con le interpretazioni di attori famosi come Andy Garcia, Peter O’ Toole e Eva Longoria. Racconta la storia dei “Cristeros”, i cattolici messicani costretti tra il 1926 e il 1929 a prendere le armi contro il presidente massone Plutarco Calles che li aveva privati della libertà religiosa.
A guidare l’esercito dei rivoltosi venne chiamato un generale in pensione, Augusto Gorostieta, che pur essendo agnostico accettò l’incarico in nome della difesa dei diritti di ogni individuo. In effetti il Messico, dopo la morte di Pancho Villa e di Emiliano Zapata, era sprofondato nel caos e la follia giacobina di un solo uomo rischiava di farlo precipitare nel baratro. Il film (in programma venerdì 23 ottobre alle ore 21) procede con l’imponenza
di un kolossal hollywoodiano dando ampio respiro alle azioni di guerra, ma riservando la debita attenzione anche ai dilemmi morali dei protagonisti: non a caso il suo perno emotivo è costituito dal rapporto tra il generale e l’eroe adolescente (beatificato nel 2005 da Benedetto XVI).
Si prosegue venerdì 30 ottobre con “Vita per vita”- Massimiliano Kolbe”, diretto dal regista polacco Krysztof Zanussi. Siamo ad Auschwitz nel 1941: un prigioniero riesce a fuggire dal campo di concentramento, la Gestapo ordina subito una feroce rappresaglia e il francescano padre Kolbe si offre di prendere il posto di uno dei condannati a morte. E’stato canonizzato nel 1982.
Venerdì 6 novembre è la volta de “La settima stanza “ dell’ungherese Marta Meszaros che racconta la storia di Edith Stein (1891-1942), brillante allieva del filosofo Edmund Husserl e destinata a succedergli sulla cattedra di Friburgo, ma poi convertita al cattolicesimo dopo essere stata folgorata dalla “Vita” di s. Teresa d’Avila . Entra nel Carmelo di Colonia con il nome di suor Benedetta della Croce e , dopo l’avvento di Hitler, viene trasferita a Echt in Olanda nel vano tentativo di salvarla dalle persecuzioni razziali (i nazisti hanno scoperto che è ebrea). Dopo la cattura viene portata ad Auschwitz, dove muore il giorno dopo il suo arrivo. E’ stata canonizzata nel 1998.
Dalla Germania all’Algeria: qui vivono in pace 8 frati trappisti nel monastero di Tibhirine, ma allo scoppio della guerra civile sei di loro vengono rapiti e uccisi dagli estremisti islamici. Due mesi dopo, il 30 maggio 1996, si trovano le teste sgozzate ma non i corpi. “Uomini di Dio” (questo il titolo del film che viene proiettato venerdì 13 novembre) è diretto da Xavier Beauvois.
“Il grande silenzio” di Philip Groning (venerdì 20 novembre) racconta invece la vita quotidiana dei monaci della Grande Chartreuse (vicino a Grenoble), la casa madre dei certosini: un film dove le parole sono ridotte al minimo, con l’eccezione di un monaco cieco che parla dell’infinita bontà di Dio.
Il ciclo si conclude con “L’ultima cima” dello spagnolo J. M. Cotelo (venerdì 27 novembre)