Per far sopravvivere la Pallanuoto a Finale Emilia serve il Settebello

Creato il 26 giugno 2012 da H2opolo @edoardo_osti

"... Il Settebello si rechi a San Giovanni in Persiceto, che ha due caratteristiche importanti: è molto vicina a Finale Emilia e ha uno splendido impianto scoperto di 50 metri. Qui preveda di svolgere un collegiale, o addirittura un Common Training con un altro team, che può essere la Pro Recco. Organizzi poi una cena nelle tende degli sfollati di Finale Emilia e una visita al paese, per rendersi conto di cosa è oggi Finale Emilia ... "
Ieri ho letto la lettera di Maurizio Calzati, amico di lunga data, e ho chiesto e ottenuto di pubblicarla per cercare di estendere il più possibile quella che rappresenta anche una forte richiesta di aiuto: a Finale Emilia, pur con tutti gli sforzi e la buona volontà dei giovani atleti locali, la pallanuoto rischia di chiudere per sempre.

Conosco bene l'Emilia Romagna: pur con tutte le difficoltà legate ad una tradizione limitata a due poli e con la schiacciante concorrenza del nuoto, in questi ultimi anni molto si è mosso nel tessuto geografico. Movimenti forse impercettibili agli occhi di chi è abituato a fermarsi alla superficiale lettura dei risultati della A1. Ma chi, come me è più interessato a scavare nel profondo della pallanuoto non è sfuggita la nascita di squadre come Cento, Finale, Faenza, Forlì e altre che lentamente prendono possesso di qualche corsia e non chiedono altro che di essere aiutate per crescere. Nel caso del Finale Emilia non basta un manuale e un DVD sulla tecnica da insegnare in vasca: c'è bisogno di altro. C'è bisogno di una reazione che solo le istituzioni possono dare: FIN in primis, ma anche Regione Emilia-Romagna, quindi sport e politica devono attivarsi allo scopo. Difficile muovere strutture mastodontiche, più facile spingerle a muoversi. Ecco allora la mia proposta, semplice, sintetica:
Il Settebello si rechi a San Giovanni in Persiceto, che ha due caratteristiche importanti: è molto vicina a Finale Emilia e ha uno splendido impianto scoperto di 50 metri. Qui preveda di svolgere un collegiale, o addirittura un Common Training con un altro team, che può essere la Pro Recco. Organizzi poi una cena nelle tende degli sfollati di Finale Emilia e una visita al paese, per rendersi conto di cosa è oggi Finale Emilia: credetemi, vederla in TV non rende bene l'idea. L'idea mi pare semplice:occorre l'apporto di tutti, della FIN ma anche degli enti locali, che si devono attivare per organizzare la cosa. Io sono certo che una manifestazione del genere farà bene ai ragazzi di Finale Emilia e all'immagine della Pallanuoto, che risulterà diversa agli occhi di tutti gli italiani. Da quel la pallanuoto sarà uno sport di cui essere orgogliosi. Edoardo Osti


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