E’ ufficiale: in Circoscrizione 3 esistono associazioni di serie A e associazioni di serie B. Per il secondo anno consecutivo, nonostante le
Il fatto significativo è che in questo caso gli stessi soci dell’associazione saranno pagati per l’opera svolta come accompagnatori, ricevendo un contributo orario. La Circoscrizione 3 quindi pagherà alcuni soci (che dovrebbero essere “volontari”, essendo un’associazione senza scopo di lucro) perché portino avanti la propria attività associativa. Parliamo di un totale di 1.404 € che andranno per il personale, a fronte di solo 624 € per la spese vive (assicurazione, telefono, ecc.). Il totale, 2.028 € è pari all’80% del preventivo presentato dall’associazione (pari a 2.535 € di spese previste).
I consiglieri Marcello Geninatti Togli e Vincenza Furnari, forti dei dati raccolti dalla rendicontazione del progetto finanziato nel 2012 e dell’analisi approfondita del progetto di quest’anno, hanno subito affrontato nel merito la questione.
Non è in discussione la bontà dell’iniziativa, ma come vengono spesi i soldi di tutti per realizzarla.
Altre associazioni che ricevono contributi non chiedono (e non ottengono di conseguenza) soldi per pagare le ore impiegate dai soci e dai volontari nel portare avanti le iniziative riconducibili alle proprie finalità associative, a meno che non siano coinvolti professionisti (avvocati, psicologi, educatori) o personale qualificato di altro genere.
Non vengono pagati gli operatori che organizzano per conto delle proprie associazioni attività ludiche e aggregative per i disabili, non viene retribuito il tempo dei volontari che organizzano eventi culturali e aggregativi. Sono due esempi di associazioni che in questi due anni di attività del consiglio hanno ricevuto contributi pubblici. Sono associazioni di serie B? O semplicemente operano in modo corretto richiedendo solo il sostegno economico per pagarsi le spese relative a materiale di consumo o utenze?
Poche ore in bicicletta ci costano più di 2.000 €, e la maggior parte di questi soldi vanno direttamente ad alcuni soci e a qualche familiare degli stessi. Vorrei però mettere bene a fuoco la questione: il problema non è tanto l’associazione in sé, che può proporre un progetto e chiedere un
contributo. Il problema sta nel fatto che questa maggioranza ha deciso di finanziarlo così com’è, senza prendere in esame tutti i rilievi fatti dai consiglieri di PDL e LEGA NORD.
È una questione di opportunità, di moralità, di etica, di rispetto e correttezza nei confronti delle altre realtà associative che operano nel sociale e nel terzo settore in genere. Tecnicamente la delibera è corretta, ma qui c’è una questione politica, che la maggioranza PD+SEL+IDV+MODERATI ha ignorato, nonostante gli interventi nel merito dei consiglieri PDL e della LEGA NORD.
Significative le espressioni e i comportamenti di molti consiglieri di maggioranza: sconcerto, imbarazzo, un consigliere che abbandona l’aula salvo poi ritornare in extremis per garantire il numero legale e qualche ammissione rispetto alla correttezza delle nostre considerazioni. La maggioranza però, nelle dichiarazioni a verbale, pensa già al prossimo anno, proponendo di cercare altre associazioni per organizzare lo stesso evento.
Intanto però quest’anno, paghiamo. Per fare la cosa giusta, c’è sempre tempo.
Ricevuto e pubblicato di Marcello Geninatti Togli (Capogruppo PDL circoscrizione 3), Vincenza Furnari e Felicia Bello