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Per gli Usa il presidente ruandese Paul Kagame dovrebbe dire di "no" a un terzo mandato presidenziale

Creato il 02 dicembre 2015 da Marianna06

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“Ci auguriamo che il presidente Paul Kagame si ritiri alla fine del suo mandato”: a dirlo, con riferimento alla situazione del Rwanda è stata Samantha Power, ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu.

Il governo di Kigali è stato considerato a lungo un alleato regionale importante per quello statunitense, ma le relazioni si sono raffreddate negli scorsi mesi, proprio in relazione al possibile terzo mandato di Kagame.

La scorsa settimana, Washington aveva stigmatizzato il voto del parlamento ruandese sulla riforma costituzionale che - una volta approvata in un referendum - permetterebbe a Kagame di restare in carica, potenzialmente, fino al 2034.

Ora, Power ha nuovamente invitato il capo di stato a “mantenere la promessa di lasciare che una nuova generazione guidi il paese”, per poi ricordare che “nessuno è indispensabile”.

“Inquietante”, in generale,è secondo Power la tendenza di quei capi di stato che cercano di aggirare il limite costituzionale dei due mandati.

Una circostanza che, negli ultimi mesi, ha già riguardato Pierre Nkurunziza, del Burundi e Denis Sassou-Nguesso, della Repubblica del Congo, mentre anche Joseph Kabila, della Repubblica Democratica del Congo, è accusato dal’opposizione di voler prolungare la sua permanenza al potere oltre il 2016.

Contro i “presidenti a vita” si era pronunciato, a luglio scorso durante una visita a Nairobi, anche lo stesso capo di Stato Usa, Barack Obama.

                     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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