Alicia Ann Lynch ha 23 anni, è molto bella ma la sua bellezza è pari alla sua stupidità. E dicendo che è stupida voglio usare un eufemismo.
Alla spasmodica ricerca di un travestimento per la notte di Halloween, alla 23enne del Michigan è venuta la brillante idea di vestirsi da runner. No, esattamente da maratoneta. Nello specifico, da una maratoneta vittima dell’attentato di Boston in cui, nell’aprile scorso, rimasero uccise tre persone, tra cui un bambino di 8 anni.
E’ stupida, dicevo. Prima di tutto perché il costume non è stato affatto divertente ma soprattutto di cattivo gusto e, in secondo luogo, perché se ormai la sua limitata fantasia l’ha portata a scegliere quel travestimento, non si è limitata a partecipare ad una festa tra amici tra le pareti domestiche. No, la signorina Alicia Ann Lynch si è presentata anche al lavoro con quel “costume”, un completo da corsa con sangue finto sulle braccia e gambe e una ferita alla testa. Finta, naturalmente.
Si è messa in una “splendida” posa sorridente e si è fatta fotografare, condividendo le immagini sui vari social network a cui era iscritta, gli stessi dove – fino a poco prima della malaugurata idea – postava foto mezza nuda.
Per fortuna la sua stupidità non è passata inosservata, soprattutto da parte di un popolo – quello americano – che sente profondamente l’identità nazionale e nutre un giusto e doveroso rispetto per le vittime degli attentati, di qualsiasi stampo essi siano. Agli americani la cosa non è proprio andata giù. I commenti sono stati pesanti, c’è stato chi le ha augurato una morte immediata, chi ha minacciato di morte i genitori. Forse una reazione troppo forte, ma comunque meritata.
In più la signorina Lynch ha perso anche il lavoro, licenziata immediatamente quando dal suo ufficio sono venuti a conoscenza della vicenda.
Un cittadino di Boston si è detto disponibile a perdonare la “bravata” della ragazza, convinto che avrà imparato la lezione.
Comunque sia, la stupidità (ribadisco che si tratti di un eufemismo) di Alicia Ann Lynch le è davvero costata cara. Avrà capito, sarà perdonata ma la sua reputazione – non quella che si era creata con le immagini senza veli – è seriamente compromessa soprattutto in un luogo che ha una memoria quasi eterna come internet.
Profilo di Pierpaolo Molinari
Nato nel 1978, web designer dopo aver lasciato architettura per dedicarmi all'informatica. Ho una grande passione per la tecnologia, Apple, il calcio, la musica, la lettura e la scrittura.