Per i Consumatori la crisi è un fatto.
Già, la crisi: se siamo senza il becco d’un quattrino da spendere, dice Tizio, basta non spendere per far aumentare la capacità di pesa.
Ennò, ribatte Caio, guardati intorno. Tutto, ma proprio tutto, s’è fatto merce e noi tutti clienti; se vuoi vivere la vita devi acquistarla. Essì, ieri in giro, a fontanelle asciutte, la mia sete l’ho ristorata al distributore a gettone di acqua minerale; poi mi vien voglia di far pipì, ci vado in auto, pago la sosta, nel wc pago a gettone: capito!
D’un tratto un dire alto e cristallino dice: giacchè i redditi sono insufficienti a smaltire tutto quel bendiddio, l’offerta si è fatta superiore alla domanda. Indipercuiposcia: hanno più bisogno i Produttori di vendere che i Consumatori di acquistare. Questo vantaggio deve trovare remunero: l’opportunità di poter rivalutare il valore d’uso e ricontrattare il valore di scambio delle risorse con le quali i Consumatori fanno funzionare il meccanismo dello scambio. Massì: il tempo, poi l’attenzione, nonchè l’ottimismo, ancorpiù il denaro, per fare la spesa.
Vantaggio che si può scambiare con la riduzione dei prezzi: senza se, senza ma, senza più politiche reflattive.
Guadagnare spendendo insomma!
Già, mica scemo Sempronio.
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org