La svolta è arrivata attraverso l'analisi dei fotogrammi dei video delle banche che hanno ripreso i colpi. I cinque, tra i 35 ed 23 anni, sono stati arrestati in queste ultime ore in Campania, tra Napoli e Santa Maria Capua Vetere. In particolare, sono accusati di avere rapinato una filiale della banca popolare di Lodi a Rapallo, armati di coltello, fuggendo con bottino di circa 10 mila euro, ed un ufficio postale di Sestri Levante, armati con una pistola, che ha fruttato 17 mila euro.
Avevano preso in ostaggio direttrice ed impiegata dell'ufficio postale di Sestri Levante lo scorso 14 aprile i cinque rapinatori campani arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Genova. Minacciandole con la pistola, le avevano costrette ad attendere l'apertura della cassaforte a tempo che aveva permesso di mettere a segno un maxi colpo da 17 mila euro. Nel Tigullio i cinque rapinatori “in trasferta” avevano messo a segno qualche giorno prima anche un'altra rapina da circa 10 mila euro alla filiale della Banca Popolare di Lodi a Rapallo.
La banda di professionisti poteva contare anche su un basista ligure che forniva loro alloggio ed appoggio logistico, un imbianchino incensurato, Giulio Palma, di 30 anni, anche lui finito in manette e titolare di un contratto di locazione di un appartamento proprio sopra la banca. Secondo quando ricostruito dai carabinieri, la gang raggiungeva il capoluogo ligure con auto privato ma per sviare i controlli rientravano con voli aerei ritenuti più veloci e a buon prezzo rispetto al tradizionale treno.
I quattro erano tutti originari della periferia di Napoli, a pochi chilometri da Scampia, e avrebbero messo a segno diversi colpi in tutto il Nord Italia. Con il provento dei colpi, durante le trasferte, compravano capi d'abbigliamento firmati.