dedicato a due PARTICOLARI consigli di lettura ...
Tempo fa l'Huffington Post celebrava, in un articolo, i personaggi "datati" della letteratura. Perché se è appassionante per i lettori seguire la crescita dei loro protagonisti preferiti ( da Harry Potter a Twilight), immaginandone il futuro, nulla osta di trovare spunti di riflessione anche in quelle figure letterarie la cui storia narrativa si è svolta -prima di trovare spazio tra le pagine di un libro- in un passato per noi lontano ma solo fino ad un certo punto, perché è ciò che ne ha plasmato il carattere e che poi ritroviamo nei romanzi che li accolgono:
L'articolo cita alcuni esempi notevoli come Ursula Iguaran di Cent'anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez, o Santiago de Il Vecchio e il mare di Hemingway, Goriot di Balzac, ma anche Gandalf de Il Signore degli Anelli....Ma cita anche Half Broken Things di Morag Joss, The Bulgari Connection di Fay Weldon e L'assassino cieco di Margaret Atwood, ammettendo che è stata proprio la lettura di questi tre romanzi, che mostrano eroine, donne non più giovani ma sorprendentemente energiche, a spingere a pensare che anche personaggi non più nel fiore dell'età possono costituire un irresistibile fulcro narrativo.
Da Sperling & Kupfer, una raccolta di simpatiche filastrocche capaci di riportarci all'infanzia e allenare il cervello...a tutte le età !!!
Ne esistono infatti anche per imparare la chimica, la biologia, i logaritmi, il latino, il greco ...
Sfogliando le pagine sono ritornata sui banchi, ai pomeriggi di studio "matto e disperatissimo" (solo perché si arrivava sempre all'ultimo minuto, almeno nel mio caso!). Mi ha fatto ricordare i compiti in classe, le interrogazioni (e tanti strafalcioni miei e dei compagni che diventavano i tormentoni in aula per settimane!), la paura prima degli esami...
Un libro godibilissimo che può essere ancora molto utile a chi si trova a scuola di questi tempi. Perché è vero che oramai il nozionismo non esiste quasi più nelle aule, ma ci son cose che proprio non si possono ignorare. E con l'aiuto di una rima o una parola stramba o un non sense, ricordare diventa più semplice!
Scrive Stefano Bartezzaghi nella prefazione: "Anche i sistemi coatti con cui una volta si era costretti a mandare a memoria sciocchezze come i nomi delle catene delle Alpi ("Ma con gran pena le reca giù") rivelano così il loro senso: ora che nessuno ci obbliga ad adottarli (tanto, se non sono su Google vuol dire che non sono poi così importanti) diventano giochi".