Per il cielo

Da Arkavarez

Aderisco, per il cielo, all’eterno, vertigine costante dell’abisso tra l’essere, il nulla, e il suo governo, flusso d’impalpabile preghiera, fisso.
E’ difficile vivere e morire, io non trovo d’esistere risposta se la speranza volge all’imbrunire e si spegne, pure se a vita posta.
E’ lo stupore di questo clown bambino ad aspettare gli astri e la cometa, quando l’azzurro veste d’Arlecchino!
Nel divenire crederò lo stesso, saranno ombre sul cuore poeta e poi fuoco, traccia d’amor confesso.
Sospirando, la luce delle stelle miro: divino segno sulla pelle. Claudio Zattera
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