Per il Comitato Inquirente russo non esiste alcun "caso Magnitskij"
Creato il 21 marzo 2013 da MatteoIl Comitato Inquirente ha chiuso il procedimento penale sulla morte di Sergej Magnitskij
19.03.2013
"Il procedimento penale sulla morte di Sergej Magnitskij è stato sospeso per mancanza del fatto del reato. Alla Direzione Inquirente Centrale del Comitato Inquirente della Federazione Russa sono terminate le indagini per il procedimento penale sulla morte di Sergej Magnitskij".
Questo è tutto ciò che ha potuto spremere da se il Comitato Inquirente, negli ultimi tempi ciarliero, riguardo al procedimento penale più di principio nella storia della Russia contemporanea.
Cioè adesso è così: inquirenti e sbirri hanno diritto di tenere dietro le sbarre una persona mortalmente malata, rifiutandogli aiuto medico qualificato nonostante perfino il fatto che la sua colpevolezza non sia dimostrata. I giudici hanno tutti i fondamenti per non togliere dagli arresti una persona che soffre di coliche nell'aula delle udienze. I secondini d'accordo con gli agenti investigativi hanno tutti i poteri per organizzare una "giostra" – cacciare un arrestato di cella in cella in condizioni sempre peggiori. Possono non trasmettergli medicine, rifiutare di portarlo in un istituto di cura quando di fatto questa persona si dibatte in un'agonia pre-mortale e come se non bastasse, dev'essere legato al letto e colpito anche con i manganelli. E il medico del carcere in questa situazione può permettersi di uscire a bere un te dopo aver chiamato per il morente il pronto soccorso psichiatrico perché il morente delira, affermando di stare morendo.
Proprio questo significa il comunicato del Comitato Inquirente, che soffre in modo così toccante per lo smalto dei denti intaccato degli agenti dell'OMON [1] e tiene agli arresti due decine di persone andate alla manifestazione autorizzata del 6 maggio. Cioè il passaggio di un brutto muso con le mostrine dallo stomatologo è un FATTO di reato, ma la morte straziante in carcere di una persona che ha cercato di spiegare allo stato che al budget erano stati portati via 5,4 miliardi [2] non è per niente un FATTO.
Spiegherò la differenza. Un procedimento penale si può sospendere su alcune basi. Quando non c'è voglia di indagare un caso, lo bloccano "per via dell'impossibilità di appurare la persona da incriminare" e poi lo sospendono tranquillamente per prescrizione. Quando hanno ammazzato di botte il presunto reo durante un interrogatorio, chiudono il caso "per via della morte della persona" (eccezione – il caso Magnitskij, qui neanche la morte l'ha salvato dalla vendetta di Stato). Quando la persona c'è ed è viva, ma non la si può incarcerare per qualche motivo, si può sospendere il caso per mancanza di elementi di reato: beh, sì, qualcosa ha fatto, ma non è un reato o non è del tutto un reato o la persona ha fatto questo reato casualmente, senza averne motivo, né intenzione. Ma il caso Magnitskij è stato chiuso per mancanza del FATTO del reato. Cioè non c'era in generale alcun reato. Non c'e-ra. In Russia la straziante e terribile morte di Magnitskij si spiega con cause naturali. E questo è naturale per la Russia.
Perché allora questa farsa con le indagini e il processo all'"innocente", com'è risultato, vice capo di Butyrka [3] Kratov? Per lo stesso motivo dell'altro spettacolo: il processo che presto inizierà al tribunale Tverskoj di Mosca già al morto Magnitskij. La risposta – cercatela all'Alta Corte di Londra, dove l'ex inquirente Pavel Karpov della lista del senatore Cardin [4] ha fatto istanza. Questi accusa gli amici di Magnitskij e i suoi ex datori di lavoro di aver calunniato lui, Karpov.
E Karpov, adesso agente di commercio, presenterà là delle "prove": il verdetto assolutorio sul caso Kratov, la delibera sulla sospensione del procedimento penale sulla morte di Magnitskij per mancanza del FATTO del reato (per sottoporre questa delibera è stata necessario anche la risibile indagine dello stesso tribunale Tverskoj nei confronti di Kratov). E presenterà anche il verdetto, naturalmente di condanna, contro una persona morta. E dirà: lo Stato Russo non è colpevole, io non sono colpevole, nessuno è colpevole – Magnitskij è morto da solo e ha rubato i soldi da solo – ecco i documenti.
Perché così cinicamente e rumorosamente? Non, non è una questione di principio per le élite di potere, i cui rappresentanti ogni persona perbene sia in Russia, sia in Occidente, sia in Oriente ora ritiene sanguinari. E' una conseguenza del panico. E' pure necessario fermare in qualche modo questo mucchio di indagini che scopre adesso conti bancari, castelli, alberghi, azioni di politici, inquirenti, procuratori, giudici, funzionari russi. Lituania, Lettonia, Estonia, USA, Cipro, Svizzera, Austria, Moldavia e Finlandia già cercano denaro sporco portato da loro dalla Russia. Presto alla lotta ai ladri russi si aggiungeranno anche tutti gli altri. La comunità mondiale si rende gradualmente conto che bisogna lottare con la nostra corruzione come con la peste siberiana, bruciando del tutto le sue spore ovunque le abbiano portate le manine birichine di signori esteriormente perbene.
Perciò è pure così necessario a tutto il corrotto establishment russo unito in contrapposizione al "caso Magnitskij" che Karpov, divenuto il loro Aleksandr Matrosov [5], vinca il processo a Londra. Perciò sono stati assunti avvocati ben cari, perciò quello che ancora la scorsa estate era appena un inquirente ora può fare depositi favolosi all'Alta Corte per ogni azione giudiziaria. Gli è necessario questo verdetto a loro favorevole per poi riprendere quanto è stato bloccato fino all'ultimo centesimo, per resistere fino alla morte alle porte delle loro ville.
Questa sarà una terribile battaglia per i soldi che ci hanno rubato. E a ben vedere l'ordine n° 222 – "Neanche un passo indietro" – è già stato portato a tutti i mattoncini della verticale.
Sergej Sokolov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/57277.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Otrjad Milicii Osobogo Naznačenija (Reparto di Polizia con Compiti Speciali), la micidiale Celere russa.
[2] Circa 135,2 milioni di euro.
[3] Carcere di Mosca.
[4] La lista dei responsabili della morte di Magnitskij redatta dal senatore democratico americano Ben Cardin. A queste persone sarà negato il visto di ingresso negli USA.
[5] Aleksandr Matveevič Matrosov, soldato sovietico morto durante la II Guerra Mondiale coprendo un buco attraverso cui i nazisti sparavano con la mitragliatrice.
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