Alessandro Averone e Carolina Crescentini protagonisti del film Max e Hélène
In occasione del Giorno della Memoria, Rai1 trasmette in prima serata il film per la tv Max e Hélène, diretto da Giacomo Battiato, con Alessandro Averone, Carolina Crescentini ed Ennio Fantastichini. Il film, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Simon Wiesenthal, racconta la storia realmente accaduta di un amore assoluto per quanto martoriato: quello tra Max, un promettente studente ebreo, ed Hélène, la giovane figlia di un convinto antisemita. Ma è anche la storia di una caccia serrata ad un sadico criminale nazista. “Ho cercato di realizzare questo film con la secchezza e la severità aspra di un documento, rivivendo e cercando di comunicare il dolore e la verità dell’amore e del bene così come l’orrore del male – dichiara il regista -. Perché le giovani generazioni non dimentichino e possano riflettere su come riconoscere e rifiutare quel male che seguita a riproporsi, sotto cieli diversi e diverse ideologie, e a minacciare il diritto degli uomini alla vita e alla felicità”.
Di seguito la presentazione del film (fonte Ufficio Stampa Rai):
Venezia 1944. Max Sereni è uno studente di medicina ebreo, la sua famiglia è stata deportata, lui vive nascosto in una soffitta. Non vuole scappare perché a Venezia vive Hélène, la ragazza che lui ama, figlia del console onorario francese, un fascista antisemita. Max viene però catturato. Hélène fa allora un gesto d’amore estremo: decide di seguire Max. Facendosi passare per ebrea, si fa deportare con lui. Si sposano sul treno dei deportati e mentre il convoglio attraversa la Polonia, riescono a fuggire. Li intercetta una unità nazista e Max viene gettato tra le persone da fucilare. Hélène non è ebrea e viene risparmiata. L’ufficiale dell’unità, Thomas Köller, la costringe ad assistere al massacro. Max, nel mucchio dei cadaveri nella fossa, è ferito ma sopravvive. Hélène diventa invece l’oggetto di torture e abusi da parte di Köller che si lega a lei in maniera ossessiva. Sono passati quindici anni. Max, che si era unito alla resistenza polacca e che alla fine della guerra era finito in un gulag sovietico, ricompare in Polonia alla ricerca di Hélène. È l’amore per la sua donna che lo ha tenuto in vita. Viene però a sapere che lei è morta, uccisa da Köller. Lo scopo della vita di Max diventa quello di trovare Köller e vendicarla. Lui però sembra essere sparito nel nulla. Max assume una falsa identità, si finge ex ufficiale delle SS e si infiltra nei circoli neonazisti austriaci. Sa che c’è una persona che può condurlo alla meta: si chiama Hans Berk ed era un sottufficiale molto vicino a Köller. Max lo trova a Vienna e conquista la sua fiducia. Durante questa caccia, si incrociano i destini di Max e di Simon Wiesenthal, anche lui alla ricerca dello stesso criminale. Ma è subito scontro tra i due: cercano la medesima persona, ma non per le stesse ragioni. Wiesenthal vuole giustizia, Max vendetta. Max riesce infine a scovare Köller, che nel frattempo ha cambiato nome e identità e si è rifatto una vita. Mentre Max si prepara a ucciderlo, Wiesenthal fa una scoperta sconvolgente.