Nonostante la versione italiana, in onda sull’ammiraglia del Biscione, sia infatti una co-produzione con la Fascino (compartecipata al 50 per cento tra Maria De Filippi e Mediaset ndr), la titolarità dei diritti appartiene alla società guidata da Lorenzo Mieli. Non si può escludere che il format possa traslocare su Sky per cui Fremantle produce già X Factor.
Resta da capire cosa ne sarà dei giudici. Non è un mistero che Maria De Filippi e Gerry Scotti siano legati da contratti di esclusiva al gruppo di Cologno Monzese, la prima in particolare ha un contratto che le scade tra due anni. Mediaset oggi assicura come «proprio per non privare il grande pubblico di un genere che rischia di scomparire dalla tv gratuita a favore di operatori a pagamento disposti a superare qualsiasi parametro di mercato, fenomeno già registrato con alcuni sport motoristici e con un altro talent show oscurati dalla tv generalista», si stia «muovendo autonomamente».
Resta il fatto che Cologno Monzese ritiene «fortemente scorretto l’espediente di far lanciare un prodotto da una tv generalista che lo ha costruito e ci ha investito per anni rendendolo il successo che è, e poi al momento del rinnovo pretendere cifre astronomiche per far pagare il valore a chi quel valore ha creato. Se altri sono disposti ad accettare condizioni capestro pur di sottrarre un successo al grande pubblico della tv gratuita, si accomodino. Mediaset procederà sulla propria strada».
Il talent nasce nel 2007 in Inghilterra con il titolo "Britain’s got talent", da un’idea di Simon Cowell. In Italia è arrivato nel dicembre 2009 con la conduzione di Simone Annicchiarico, affiancato prima da Geppi Cucciari e poi da Belen Rodriguez. Attualmente è in onda in 50 paesi. La quarta edizione su Canale 5, lo scorso inverno, ha avuto una media superiore ai 6,5 milioni di spettatori con il 29 per cento con picchi di 8 milioni e del 40% di share.