“Non c’è mafia senza politica” assicura Lo Verso , pentito di Cosa Nostra, vivandiere e autista di Provenzano. Lui è di un paese vicino Villabate , la cittadina della famiglia Mandalà : il padre Nino condannato in primo grado per associazione mafiosa e il figlio Nicola ergastolano; si occuparono della trasferta di Provenzano a Marsiglia , con la complicità di Francesco Campanella , ex vicepresidente del consiglio comunale e oggi collaboratore di giustizia.
Nel 2003 per risolvere un problema burocratico col Comune a Villabate andò a parlare con Nicola Mandalà "Non abbiamo nessun problema neppure con i partiti del centro , abbiamo nelle mani Saverio Romano e Totò Cuffaro”
Cuffaro sta scontando in carcere la condanna per il favoreggiamento di Cosa Nostra ; Romano è stato nominato a marzo Ministro dell’Agricoltura da Berlusconi dopo il decisivo appoggio al governo del suo gruppo “i Responsabili”. Ora è imputato per concorso in associazione mafiosa. Al giudice che dovrà decidere sulla richiesta di fare il processo , la Procura di Palermo ha inviato i nuovi verbali di Lo Verso. Alla Corte d’Appello i PM chiederanno un giudizio su Cuffaro per lo stesso reato , concorso con la mafia, dopo il proscioglimento in primo grado.
Lo Verso confida che anche Provenzano lo rassicurò sulle amicizie altolocate.Nel gennaio 2004 gli rivelò l’identità di chi lo proteggeva, e tranquillizzandolo le disse “sono protetto dai politici e dalle autorità . Non ti preoccupare a me non mi cerca nessuno”.Su Saverio Romano si aggiungono le confidenze anche di Michele Aiello , il re della Sanità privata e condannato per Mafia “Si lamentava del Borzacchelli ( ex deputato regionale Udc ndb) definendolo la mia rovina , e attribuiva la responsabilità dell’ascesa del Borzacchelli e il candidato di Mandalà , Piero Acanto. Proprio per questo Romano aveva creato la lista Biancofiore”.
A Saverio Romano è stata notificata l’imputazione “ ha consapevolmente e fattivamente contribuito al sostegno e al rafforzamento dell’associazione mafiosa Cosa Nostra , mettendo a disposizione il proprio ruolo così contribuendo alla realizzazione del programma criminoso dell’organizzazione , tendente all’acquisizione di poteri di influenza sull’operato di organismi politici e amministrativi”.