Per la Rania di Giordania che c'è dentro ognuna di noi

Da Lazitellaacida
La cosa bella della Fashion Week maschile è che quando finisce arriva la Couture. Per il resto a me proprio cazzomene della moda maschile, del Pitti, di Milano, di Parigi. Ma veramente la moda maschile fa muovere le masse? Qual è, sentiamo, la maggior rivoluzione della moda maschile degli ultimi 10 anni? LO SLIM FIT. Rendiamoci conto. Noi cosa abbiamo fatto in 10 anni o anche solo nelle ultime stagioni? Il monospalla, il color blocking, il periodo verde menta, il periodo tangerine, lo smalto fango, lo smalto mimosa, lo smalto puffo, lo smalto bianco, le platform, le righe, l'asimettrico corto davanti lungo dietro, gli shorts che sembrano gonne E POTREI ANDARE AVANTI ALL'INFINITO. Dicevamo quindi della Couture. Nemmeno una notte degli Oscar mi fa stare bene come guardare lo streaming di una sfilata di couture. Bhè certo perché per qualche strana ragione a Parigi ci mandano Jo Squillo ma non me, mi tocca per forza accontentarmi dello streaming. Di sfilate couture interessanti non ce ne sono poi così tante, alla fine è sempre un rimbalzarsi tra Valentino, Elie Saab e Giambattista Valli. Tutti gli altri non mi interessano mai più di tanto: Armani, buon cuore, da quando gli hanno detto che fa bene le giacche APRITI CIELO, non fa altro da 30 anni. Quindi grazie Giorgio, L'ABBIAMO CAPITO EH. Il problema è che gli abiti che disegna dicono sempre la stessa cosa: CIAO IO HO 40 ANNI. E visto che noi non abbiamo ancora 40 anni (non tutte almeno), per me non è nemmeno aspirazionale. Sapete che ho il debole per Elie Saab, designer libanese che fino a qualche anno fa non conoscevo nemmeno io e che adesso venero. Non si può dire che spicchi per creatività nemmeno lui, eppure la sua couture anche se riprende sempre gli stessi stili, riesce ancora ad essere magica. Quanto al duo Chiuri-Piccioli, piccoli Re Mida della moda, a stagioni alterne presentano capolavori. Stavolta si sono dedicati ad una couture da giorno e a me toglietemi tutto MA NON GLI ABITI DA SERA. Infine Valli, stufo di usare una palette fatta solo di rosso e nero, si è lanciato nel bianco creando gli abiti da sposa che Keira Knightley potrebbe indossare tutti i giorni con le ballerine.

Ma se Rania di Giordania può vestirsi da principessa, PERCHE' NOI NO? Anfatti. Quindi ho scandagliato tutti i siti che ci possiamo permettere alla ricerca degli abiti che ci consentano di sentirci principesse couture senza urlare POOOOOOLIESTEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE. [Solo come misura cautelare io mi terrei comunque a debita distanza dalle fonti di calore].

Armani Privè e Elie Saab

Cosa, cosa, dico io, COSA è meglio dello chiffon e della georgette di seta (o qualsiasi alternativa cheap) per nascondere la panza dopo un infinito banchetto di nozze, per apparire al meglio nelle foto con la gonna dell'abito che si muove al volere del vento e per non sentirsi costrette ad indossare i tacchi?



E se invece vogliamo che ci guardino il culo come a Pippa? Perché non possiamo essere PIPPE anche noi?


Elie Saab, Valentino, Elie Saab, Zuhair Murad, Elie Saab

E nonostante il trend per l'estate 2013 sia quello di indossare solo un body e una corona (solo chi è stato al concerto di Beyoncè può coglierla questa), avere qualcosa in testa di vistoso come una corona di fiori (ci sto pensando seriamente) o discreto come una fascetta di pietre può farci risparmiare sull'acconciatura e farci sentire - alternativamente- al Coachella o all'ultimo party di Gatsby.


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