Per la RUBRICA “L’OCCHIO CINEFILO” recensione film “SOTTO UNA BUONA STELLA” di CARLO VERDONE 13 febbraio 2014-
Ritorna Carlo Verdone come interprete e regista del film “SOTTO UNA BUONA STELLA” prodotto e distribuito da FILMAURO. Una commedia “autentica”, “vera”, dove tutti possono riconoscersi, una commedia sulla società moderna e tutte le sue complicazioni; il film scritto da Carlo Verdone stesso con Pasquale Plastino,, Gabriele Pignotta, è il 24° di Verdone. Il protagonista Federico Picchioni è un broker di successo, ha una ex moglie, una giovane compagna, due figli di cui non sa nulla e che mantiene economicamente; all’improvviso la vita di PIcchioni viene stravolta da alcuni eventi, la morte improvvisa dell’ex moglie, uno scandalo finanziario di cui lui è incolpevole che finisce col prosciugare i suoi risparmi; Picchioni si ritrova così senza lavoro, senza risparmi e non riesce più a mantenere la bella vita dei due figli col figlio della figlia di colore al seguito, arrivando a scontrarsi con la compagna che lo lascia. Il protagonista si ritrova solo e pieno di problemi; il film parte da qui, da questa nota drammatica dove la realtà esiste e prevale nella sua imprevedibilità. Commedia ben scritta e ben interpretata dal sapore dolceamaro, sempre più rimarcato negli anni dall’attore e regista romano; al centro del racconto la crisi economica, il rapporto con i figli, la famiglia come unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi e trovare conforto dai fallimenti sul lavoro e nella vita sociale, la famiglia come ultimo baluardo. Film molto bello, gradevolissimo nel quale vErdone ha inserito dialoghi ben strutturati che rendono il film ironico, malinconico ma pieno di speranza. Verdone ha approfondito lo scontro generazionale tra padri e figli con una sottile e imprevedibile comicità; il taglio del film è sinteticamente teatrale grazie alla maestosa fotografia del direttore GUARNIERI che rende il film efficace, fluidissimo, scorrevole, accogliente riparo creato da un grande artista come lo è Verdone che non scimmiotta, né svende se stesso dietro mode e facili battute e ripassi ma anzi crea quell’equilibrio non commerciale che ce lo fa apprezzare ormai da tanti anni. Un film davvero ben riuscito.
DANIELA MEROLA