Se amate merletti e crinoline alla Jane Austen, e avete talvolta fantasticato di vedere Mr. Darcy all’opera in modo più passionale e tenebroso, questa serie potrebbe fare per voi, perché riprende il tema della caccia al marito, ma in versione più audace: diciamo che qui, le giovani fanciulle nubili non si limitano a sospirare e ad attendere il corso degli eventi, ma passano all’azione.
SEGRETI DI UNA NOTTE D’ESTATE
Londra, 1843. Quattro ragazze, sconosciute tra loro, continuano a ritrovarsi sedute accanto in un angolo dei saloni da ballo durante la Stagione (quel limitato periodo di tempo in cui tra ricevimenti e gite in campagna, i rampolli della nobiltà si mettono in mostra e scelgono altrettante rampolle, per combinare matrimoni che permettano di rinfoltire i patrimoni di famiglia o dare nuovo lustro ai loro titoli nobiliari).
Le quattro, per vari motivi, hanno il carnet degli inviti perennemente vuoto: Annabelle Peyton, è nobile ma con famiglia caduta in miseria; Lillian e Daisy Bowman sono due ereditiere americane, considerate nuove ricche ma senza alcun grammo di nobiltà; ed infine Eveline Janner, è timidissima, afflitta da balbuzie, e alla mercé di parenti senza scrupoli che vogliono impossessarsi della sua dote. Stanca di far da “tappezzeria” e conscia d’essere ormai una zitella in scadenza (ha quasi venticinque anni!), Annabelle stringe dunque un patto di ferro con le altre tre, promettendo di unire gli sforzi per “accalappiare” un ricco consorte per tutte. Così tra complotti, equivoci ed incidenti in cui coinvolgere il malcapitato di turno (allora bastava poco per essere dichiarata “compromessa” ed esigere un matrimonio riparatore) le quattro Audaci Zitelle attuano il loro piano per far sposare la bellissima Annabelle. Tuttavia, gli amori programmati a tavolino, a volte sono difficilmente prevedibili…
ACCADDE IN AUTUNNO
PECCATI D’INVERNO
Sebastian St. Vincent, il futuro duca in rovina, con un viso da angelo caduto, l’uomo più mondano e dissoluto di Londra, nonché l’uomo più odiato dalle Zitelle dopo quanto successo nel secondo libro, se ne sta nell’ombra a leccarsi le ferite, quando riceve l’inattesa visita di Evangeline Jenner. Inutile dire che Evie, tra tutte le Zitelle, è la più timida e la più infelice, essendo bella ma lievemente balbuziente e quindi evitata da tutti i gentiluomini, e con un gran patrimonio bloccato da parenti avidi. Parenti che la tengono praticamente prigioniera, arrivando a picchiarla, finché lei non accetterà di sposare un orribile cugino amorfo, per tenere la ricchezza in casa. L’agnellino Evie, all’insaputa delle altre, propone al lupo il patto più impensabile: un matrimonio, che permetterà a lui di impossessarsi della sua ricchezza e a lei di ottenere la libertà legale dalla sua famiglia. “Hai mai considerato l’idea di lavorare?”. “A quale scopo?”. “Per guadagnare denaro”. “Buon Dio, no! Il lavoro sarebbe una distrazione inopportuna della mia vita privata. E raramente sono disposto ad alzarmi prima di mezzogiorno”. A differenza degli altri, questo episodio parte da subito in crescendo, con un’incredibile fuga in carrozza verso la gelida Scozia, per superare il confine, sposarsi e consumare la prima notte di nozze. Solo così il patto sarà ottemperato. Ma, a volte, “le fratture in due anime separate si trasformano proprio nei cardini che le possono tenere insieme”, e quest’unione, assolutamente fittizia, finisce per trasformarsi nella storia d’amore più entusiasmante e coinvolgente delle mie amate Zitelle. Libro adorabile, da leggere tutto in una notte per struggersi e sospirare. Perché, come recita l’anellino che St. Vincent ha comprato al volo durante le nozze improvvisate, “Tha gad agam ort”, il mio amore è su di te. «Forse una sera, a mezzanotte, apparirò alla vostra finestra e vi tenterò offrendovi di fare una cavalcata attraverso la terra e gli oceani.»
SCANDALO IN PRIMAVERA
Manca ancora la piccola di casa Bowman, quella Daisy trasognata, immersa nelle sue letture di romanzi passionali, e così diversa dalla vivace sorella maggiore Lillian. Il padre però è stanco di attendere le sue scelte e le dà un ultimatum: se entro maggio non avrà ricevuto alcun richiesta di matrimonio, si fidanzerà con il suo protetto, Mattew Swift. Di lui Daisy ha un vago ricordo di un ragazzetto magrolino, sempre intento a seguire il padre e carpirne i segreti. Nel frattempo, però, il “cocco di papà” è cresciuto, in altezza, muscolatura, prestanza e simpatia. Tanto che a Daisy questo matrimonio combinato potrebbe alla fine non dispiacere…. Come dicono tutte le ragazze da marito, e non solo le Zitelle: mira in alto, poi aggiusta il tiro. Questo è forse l’episodio più divertente, dalla partita a bocce giocata come fosse la più sanguinosa delle battaglie sino al parto di Lillian, durante un diluvio di proporzioni bibliche, e senza dottori e ostetriche in aiuto. Con Westcliff tutto d’un pezzo che rischia di perdere la sua proverbiale flemma.
L’ULTIMA SORPRESA
Quando Rafe Bowman, il fratello delle terribili e simpaticissime Lillian e Daisy, arriva dagli Stati Uniti per sposare, con un matrimonio combinato, l’erede dei Blandford, si innamora invece della sua dama di compagnia, una cugina povera che vive nella sua ombra. E a questo punto, potevano le Zitelle non entrare in azione? Diciamo che è una versione aggiornata di Cenerentola, con ben quattro affettuose fate madrine. E un principe azzurro che, come tutti i libri della Kleypas, sembra fatto con lo stampino: alto, spalle larghe, muscoli “solidi”, schiena ampia, criniera folta ma di seta al tatto (con le protagoniste femminili sempre più basse di mezzo metro che affondano le unghie e si avvinghiano a questi riccioli che non temono strappi). Forse non proprio all’altezza dei primi quattro, ma comunque gradevole. Con un finale in perfetto clima natalizio, intorno ad un albero di Natale, tradizione appena importata nell’Inghilterra del 1845, e leggendo l’appena pubblicato Canto di Natale di Dickens. Alla fine, sapendo che questa è l’ultima avventura delle Zitelle, si prova nostalgia ad uscire dal mondo di Annabelle, Lillian, Evie, Daisy, i loro (ricchi e bellissimi) mariti e i loro bambini, e a non essere più invitanti a trascorrere i periodi di vacanza in campagna, a Stony Cross Park.
Amarilli73