Queste sono le intenzioni degli amici dell'ex-presidente Gbagbo, che contestano apertamente i risultati delle ultime elezioni presidenziali.
Laurent Akoun,grande amico e compagno di partito di Gbagbo, a capo della fazione pro-Gabgo del Fronte Popolare Ivoriano, ha palesato alla stampa, nel corso di un recente viaggio a Parigi, che lui e i suoi uomini, cambiando strategia, non hanno più intenzione di stare a guardare quanto accade ingiustamente nel loro Paese.
E, pertanto, s'impegneranno con tutte le loro forze a correre alle prossime elezioni legislative assolutamente per vincere.
La Costa d'Avorio, al momento, come ben sappiamo, dopo anni di guerre interne e traversie, dipende in tutto e per tutto dai desiderata di Parigi.
L'attuale presidente, Ouattara, è una "creatura" della Francia tout court.
Tutte le più importanti attività imprenditoriali-è cosa nota- sono nelle mani di società e di cittadini francesi, residenti in Costa d'Avorio.
Il popolo ivoriano (parliamo della gente comune), con qualche limitata eccezione, raccoglie poco e niente dai profitti,che pur ci sono in una terra che, se ben amministrata, non è affatto avara con i propri figli.
In Costa d'Avorio, come altrove in Africa, il nemico peggiore resta la corruzione della classe politica dominante.
C'è da augurarsi che, se cambio ci sarà, almeno a livello parlamentare, le promesse fatte alla nazione si tramutino da parte del Fronte Popolare Ivoriano e dei suoi uomini in fatti concreti e un maggiore benessere per le classi meno abbienti.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)