Davanti ai supermercati,
non parcheggiano auto,
ma solo vecchi trattori,
rossi, verdi o arancioni;
e lungo i fossi sono già
ricomparse candide calle.
Ovunque già esplodono,
di giorno in giorno,
granate e raffiche di
biancospini e magnolie.
In un mattino qualunque,
pioveranno dal cielo
– come frecce divine –
rondoni chiassosi, indefessi.
Quindicesima primavera
italiana, dopo il rientro
da nordici lidi, distanti
non tanto ma più vivibili:
è ora di farla finita e di
smettere di insistere solo
a segnare il fatidico passo.
È ora passata che si faccia
quel proverbiale giro di boa,
voltapagina storico, oppure
necessaria, triste ma salvifica,
terribile ma indispensabile,
dolorosissima amputazione!
PER LE PROSSIME PRIMAVERE
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, scritto qui sotto – o un ‘Mi Piace’ cliccato – non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, quando lo leggerò! Grazie. :O)
Copyright © 2015 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.
.