Per me il bandito non molla, i suoi problemi non sono la crisi e l’Italia, sono le sue aziende e la giustizia. Punta i piedi, dobbiamo vedere quanti vorranno affondare con lui.

Creato il 12 novembre 2011 da Slasch16

Non si è mai visto che un premier dimissionario detti le condizioni sembra un dittatore al capolinea che vuole trattare l’uscita di scena garantendosi la libertà in uno stato complice come successe nel caso di Marcos, dittatore delle Filippine che riparò alle hawaii.
Solo che lui ha la pretesa di avere le garanzie qui, nel Paese che ha distrutto, perchè dell’Italia se ne frega, condiviso in questo dalla lega forcaiola e secessionista, della crisi ancora meno in quanto ha accumulato, sappiamo come, ricchezze esagerate  i suoi interessi sono le sue aziende, i suoi eredi e, ancora più importante, i suoi problemi con la giustizia.
A questo punto perchè si dimetta, sempre che lo faccia, dovremo vedere quanti dei suoi mercenari sono disposti ad affondare con lui o a salvare il Paese dalla rovina.
Questo è un piduista che ha sempre avuto come obiettivo lo sfascio dello Stato e l’accumulo di ricchezze, affari illegali o al limite della legalità, l’attacco allo Stato ed alla democrazia che era il progetto primario della P2.
Sintomatica la pretesa che non venga toccata la legge elettorale, curiosa la proposta di nomi in alternativa a Monti e butta lì il nome di Alfano, un pupo nelle sue mani, o Dini un trasformista che fa concorrenza a Brachetti, solo che Brachetti è un artista, Dini è solo un trasformista.
La lega ha solo interesse a giocare allo sfascio, la base ha capito che il fondatore ed i suoi sodali hanno pensato solo ai loro interessi e adesso giocano la carta dell’opposizione per recuperare un po’ di credibilità sperando che la base abbocchi come ha fatto per 25 anni.
Finchè non esce il comunicato ufficiale dal Colle io non ci credo, mi auguro solo che, se si dimettesse, l’opposizione usi tutta la responsabilità che ha verso il Paese e tiri fuori un minimo di dignità e di etica necessaria a  mettere a lato gli interessi di parte e si faccia l’interesse del Paese.
Impegno massimo contro la crisi, patrimoniale e nuova legge elettorale se questo sarà l’obiettivo potremmo dire di avere una classe politica responsabile e non una casta disinteressata al Paese.
Altre vie non ce ne sono.
Le sue aziende in borsa hanno dimezzato il valore, ne hanno ancora tanti, ma quello che lo preoccupa di più sono i processi, senza lodi, senza scudi, senza voti ridicoli che offendono l’intelligenza degli italiani può anche darsi che sia venuto il momento che saldi il conto con la giustizia. Senza impedimenti.
Io voglio vedere la carta con la firma sulle dimissioni, dopo ci crederò.
Questa volta, nel mercato degli acquisti parlamentari, si giocherà tutto, sino all’ultimo centesimo ed alle sue puttanelle non rimarranno nemmeno le briciole.
Spero solo di sbagliare, in toto, che abbiano ragione gli ottimisti. 



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