Per Mission ascolti bassi e critiche ma Rai 1 va avanti

Creato il 05 dicembre 2013 da Digitalsat

Le opinioni sul programma continuano a divergere, ma un primo verdetto c'è. L'esordio di Mission, uno dei programmi più discussi nella storia della tv pubblica, ha ottenuto 2.165.000 spettatori e uno share dell'8,16% ed è finito ampiamente dietro la fiction di Canale 5, ma anche dopo Rai3, Rai2 e Italia 1. Un risultato molto al di sotto della media di rete, anche se, come ricorda il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, preventivato. «Speravo di superare i due milioni di ascolto, ci siamo riusciti - commenta -, nonostante non si tratti dello standard di ascolto medio di Rai1. Portare a un numero così elevato di spettatori temi come quelli dei rifugiati è la vera scommessa vincente».
Ieri i protagonisti erano Al Bano con le figlie in Giordania e Francesco Pannofino e Candida Morvillo in Mali. E le critiche il giorno dopo non mancano. Non si sbilancia il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge: «Qualunque strumento di comunicazione va bene per far conoscere la realtà, ma sempre nei limiti del rispetto della persona». Meno diplomatico Eugenio Melandri, dirigente del Cipsi (coordinamento di 37 ong e associazioni di cooperazione internazionale). «È stata una trasmissione per raccogliere fondi. Di informazione e comunicazione non ce n'era - afferma -. Un vero e proprio 'marchettone natalizio' con i rifugiati e gli sfollati messi come sfondo. Perchè i veri protagonisti sono stati loro, i divi».

Sui blog di settore,
c'è chi prende di mira la retorica dei protagonisti, chi critica l'insistenza sui volti dei bambini sofferenti. «I dubbi di un'ampia fetta del mondo del volontariato, la petizione da centomila firme e i dibattiti in rete non sono bastati - commentano i segretari della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Partito democratico) e Bruno Molea (Scelta Civica) -: la Rai ha comunque deciso di andare avanti con la trasmissione Mission ed è andata incontro ad un flop clamoroso di ascolti. Ora chi paga?».

Unhcr, che ha organizzato il programma con Intersos, sottolinea il successo della raccolta fondi: sono oltre 75.000 - fa sapere l'agenzia Onu - gli italiani che hanno risposto all'appello lanciato nella trasmissione facendo una donazione e circa 3.200 le telefonate di apprezzamento ricevute dall'organizzazione. «Le polemiche preventive che presentavano il progetto come irriguardoso e irrispettoso verso quelle realtà si sono spente - afferma Leone -. Viceversa i commenti si sono concentrati sul linguaggio e sulle modalità del programma. Le critiche ci faranno bene per il futuro, i commenti positivi ci rinfrancano sul valore dell'operazione».

Giovedì 12 va in onda la seconda puntata
, ma Leone è già proiettato al futuro. «Studieremo - aggiunge - come mantenere alta la soglia di attenzione su questi temi internazionali di grande importanza. Mission non finisce qui».


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