Il suo primo pensiero.
Il suo burro sul suo pane.
Il suo Nord, il suo Sud, il suo Ovest, il suo Est.
Colui che gli faceva dimenticare l'esistenza di Gabriella Carlucci.
Colui che gli faceva ricordare il nome assunto da Paperoga come supererore.
Il suo riposo della domenica.
Il suo formaggio molle per mantecare Benedetta Parodi.
Il suo scontro frontale.
Il suo Ministro dell'Interno.
Il suo "idem".
Il suo Tipitipitì.
La sua rosellina della brughiera.
La sua stanza dei giochi.
Il suo segretario particolare.
Il suo segno d'interpunzione.
Il suo "avremo sempre Parigi".
La sua interiezione preferita.
Il suo nodo al fazzoletto.
Il suo Sileno.
Il suo giovinetto morso da un ramarro.
(se dotato di r moscia) Il suo ramarro marrone.
La sua meravigliosa creatura.
La sua bellezza furiosa e nobile.
Le sue labbra, ciglia e il cuore.
Il suo cervo alla fonte.
La sua acqua di vita eterna.
Il suo diavolo per capello.
La sua profezia Maya.
Il suo expecto patronum.
Le falde del suo Kilimangiaro.
Il suo grillo parlante.
Il suo braccio per scendere milioni di scale.